→ luglio 29, 2003
Valutazioni. L’amaro verdetto degli analisti
RAI e Mediaset hanno, in prima approssimazione, la stessa audience. Hanno circa le stesse entrate, ma metà di quelle della RAI sono garantite fino al 2015: infatti la legge Gasparri assegna alla RAI per 12 anni il servizio pubblico e quindi il canone. Quanto al patrimonio, gli impianti RAI non sono certo inferiori a quelli del concorrente, e il suo archivio storico è sterminato. Il marchio RAI è entrato nella casa di tutti gli italiani oggi viventi fin dalla loro infanzia, il suo nome é sinonimo di informazione e di intrattenimento.
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→ luglio 17, 2003
Duopolio – Come si assicura l’integrità di Mediaset
Per trasformare l’attuale duopolio RAI-Mediaset in un mercato concorrenziale, ci sono due passaggi chiave: mettere in gioco la RAI privatizzandola; porre un limite alla quota di mercato di un singolo operatore. Su tutti e due il testo del Governo é ambiguo: sulla RAI, non dice la data in cui il Tesoro ne avrà ceduto il controllo; e del mercato di riferimento non fornisce né una definizione logica né una stima quantitativa.
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→ giugno 30, 2003
Riforma Gasparri
1 – Il modello di riferimento. Quando si scrive una legge di sistema, bisogna avere un modello di riferimento. Quando il sistema è quello dei media, fondamentale per un paese sviluppato, da noi invece ridotto a un oligopolio bloccato, il modello non può che essere un mercato dove la concorrenza è garantita senza ostacoli (come prevede la Costituzione europea). Questo mercato ha suoi vincoli specifici: servizio pubblico, limiti antitrust, allocazione delle frequenze, ecc.: ma sono appunto vincoli, sovrapposti al modello, che resta lo stesso, e da cui le caratteristiche del sistema si deducono in modo logico e concatenato.
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→ giugno 12, 2003
Risposta a Galli della Loggia su fede e UE
L’illuminismo é finito: questa é la considerazione a partire dalla quale Galli della Loggia (“Il silenzio su un falso storico” Il Corriere della Sera, 10 Giugno) sviluppa un suo ragionamento per darsi ragione del “generale silenzio” con cui la sinistra ha accolto la “singolare omissione” delle radici giudaico-cristiane dal preambolo della Costituzione europea. Non sapeva, scrivendolo, quanto avesse ragione: infatti il riferimento alle “correnti filosofiche del Lumi” é scomparso dalla nuova versione presentata oggi da Giscard d’Estaing.
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→ maggio 23, 2003
Attenti alle autocritiche frettolose
No, caro Direttore, stavolta non sono d’accordo: dissento nettamente dalla tesi di fondo del pezzo firmato da Bonaldo di sabato 17, e cioè che le privatizzazioni sostanzialmente hanno consegnato i monopoli ai privati. Elettricità, gas, acqua, poste, aviolinee, treni, difesa, TV: ma che cosa è stato privatizzato, nel senso vero, e cioè che il Tesoro ha venduto l’ultima azione, quella di carta e quella d’oro, e i suoi rappresentanti non siedono più nei consigli? Pur non di non vendere ci si è inventati pure un polo della tecnologia avanzata.
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→ maggio 20, 2003
Bilanci. L’ultimo anno di D’Amato alla presidenza
Giovedì prossimo, all’assemblea generale di Confindustria, la gravità della situazione economica in cui versa il Paese, di cui ormai tutti hanno preso coscienza, appesantirà l’atmosfera e graverà sulla relazione di Antonio D’Amato, in pratica la sua ultima, dato che la Presidenza scade a maggio del 2004.
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