«Un grande lombardo: merita un luogo di rilievo»

giugno 17, 2023


Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali


Una memoria pacificata e condivisa è un autentico bene pubblico. Per costruirla le scelte simboliche sono importanti e possono fare la differenza. Imprenditore, editore, innovatore della comunicazione e del costume, uomo politico, primo ministro, non c’è dubbio che Silvio Berlusconi abbia un posto nella storia.

Fra luci e ombre, sarà compito degli storici ricostruirne il profilo. Dedicargli una via o un parco non ha a che fare con questo fatto, ma con la necessità di costruire un ricordo comune che non anestetizzi i giudizi di ciascuno ma riconosca la grandezza dell’impronta che ha lasciato. Berlusconi ha un posto particolare nella storia del suo territorio, della città di Milano, della Lombardia. Di cui ha incarnato il gusto del fare e le virtù operose, e persino i tic.

Un aeroporto è infrastruttura insostituibile del mondo degli affari, un simbolo di modernità, un luogo della comunicazione. È prassi nel mondo che gli scali aeroportuali siano intitolate a figure politiche di prima grandezza: Charles De Gaulle a Parigi, Adolfo Suarez a Madrid, per non dire degli aeroporti statunitensi intitolati a La Guardia, Kennedy, Reagan.

Silvio Berlusconi è stato una figura emblematica della Lombardia e della città di Milano. Per questo auspichiamo che la Sea abbracci l’idea di Gabriele Albertini e intitoli a Silvio Berlusconi l’aeroporto di Linate.

Letizia Moratti,
Franco Debenedetti,
Ada Lucia De Cesaris,
Alberto Mingardi,
Sergio Scalpelli


Aeroporto di Linate intitolato a Silvio Berlusconi?
Salvini apre: il governo valuterà l’idea

di Chiara Baldi, Il Corriere della Sera – 17 giugno 2023

Pd, M5s e riformisti contrari alla proposta dell’ex sindaco Albertini di dedicare lo scalo all’ex leader di Forza Italia. Lo scrittore Paolo Cognetti: «Inutile spreco di energie mettersi contro. Strade di Milano piene di personaggi discutibili»

Il ministero dei Trasporti valuterà la possibilità di intitolare a Silvio Berlusconi l’aeroporto di Linate così come suggerito dall’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. Il dicastero guidato da Matteo Salvini, infatti, «ha preso atto con grande interesse della proposta che ha preso forza nelle ultime ore. Sarà cura del Mit fare ulteriori approfondimenti e verificare anche la volontà della famiglia».

Intanto Milano si divide. Un no secco arriva dall’opposizione al governo Meloni. Nicola Di Marco, capogruppo dei 5 Stelle al Pirellone, invita «la politica» a «occuparsi dei problemi dei lombardi e non a portare avanti processi revisionisti di “canonizzazione” di una figura che, in qualsiasi altra democrazia occidentale, avrebbe smesso di ricoprire un ruolo pubblico da 20 anni e alle cui gesta di politico non sarebbe stato attribuito alcun tributo». Il partito di Giuseppe Conte vorrebbe che «la memoria del Paese si cementasse intorno a chi ha saputo attribuire al proprio ruolo di servitore dello Stato valori decisamente più alti».

Dall’area dei Riformisti Giulia Pastorella, vicepresidente di Azione, consigliera comunale nonché deputata, bolla il suggerimento come «eccessivo»: «Quando era a capo del governo — ricorda — l’Italia non godeva di una grande e rispettabile fama internazionale. Non capisco, dunque, perché dovremmo mettere il suo nome proprio a un aeroporto internazionale. Piuttosto, dedichiamogli una via, una piazza… Qualcosa di più locale!». «Perplessa» si dice anche Lisa Noja, consigliera regionale di Italia Viva. «Non sono stata contraria al lutto nazionale ma qui ho dei dubbi, innanzitutto perché non è calzante il paragone tra lo scalo di New York J. F. Kennedy visto che l’ex presidente Usa venne ucciso per le sue idee. In più, questa proposta mi sembra che nasca come provocazione, in un momento in cui il centrodestra è al potere: servirebbe una riflessione più ampia spalmata in un periodo più lungo».

Un «niet» arriva anche dal Pd milanese, con la segretaria Silvia Roggiani che parla di «un uomo che, per quanto sia stato importante, è stato anche il motivo per cui tanti, come me, hanno iniziato a fare politica in modo attivo: per contrastare quello che stava facendo al Paese. Intitolargli lo scalo di Linate mi sembra più una proposta sull’onda dell’emotività e non basata sul ruolo che ha avuto per l’Italia». Di «proposta fuori luogo» parla il capogruppo dem al Pirellone Pierfrancesco Majorino: «Luoghi come l’aeroporto di Linate dovrebbero essere intitolati a persone che hanno unito e non diviso il Paese e la nostra comunità».

Chi invece non storce il naso è lo scrittore milanese Paolo Cognetti, autore de «Le otto montagne». «Non ci vedo nulla di male — spiega —. Sarebbe solo la prova del potere che si autoconserva e si santifica. Difficilmente gli aeroporti vengono intitolati a persone che non sono state potenti». Per Cognetti, «sarebbe un inutile spreco di energie mettersi contro un’intitolazione di questo genere» anche perché, ricorda, «le strade di Milano sono piene di personaggi discutibili. Basti pensare che una delle piazze più importanti è intitolata al generale Luigi Cadorna. E poi abbiamo corso Vittorio Emanuele II… Non vedo perché non dovremmo avere, al posto di Linate, lo scalo “Silvio Berlusconi”», conclude.

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