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→  aprile 14, 1996


L’ uninominale maggiori­tario sta morendo. Sono appena passati due anni, e due tornate di voto. Al sistema elettorale si chiedevano due risultati. Primo, garantire coalizioni coese: e ancora non ci siamo. Secondo, una migliore selezione del personale politico, un rapporto più responsabile e diretto con l’elettorato: e sotto questo profilo andiamo ancora peggio.
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→  marzo 8, 1996


Ha ragione chi sostiene che in Italia si confrontano una sinistra statalista e una destra liberista? Magari fosse così! In realtà non ci è dato avere un panorama politico su cui tale contrapposizione limpidamente si stagli: ci sono invece le ombre lunghe di vecchie cappe ideologiche, la caligine della mancata soluzione al problema della stabilità di governo, Lo statalismo è ancora la strada più sicura per assicurarsi il consenso, ai paladini del mercato e della concorrenza viene garantita appena una decorosa sopravvivenza: in entrambi gli schieramenti. Amara, ma realistica considerazione per quella minoranza che, come me, vorrebbe vedere restringersi l’ala delle politiche centraliste. dileguare i residui di illusioni pianificatorie.

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→  marzo 6, 1996


Una nomina effettuata, quella di Gianni Merlini a presidente della Compagnia di S. Paolo; una riconferma annunciata, quella di Bernabé all’Eni: ed è subito polemica. Che va letta innanzitutto con riferimento al quadro istituzionale in cui tali nomine avvengono.
Il presidente della Repubblica ha deciso di lasciare il governo Dini nella pienezza dei suoi poteri, così come aveva fatto per il governo Ciampi.

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→  febbraio 20, 1996


Quali garanzie dare in un sistema maggioritario, all’elettorato moderato da parte di una coalizione di centrosinistra caratterizzata su una proposta di governo e non di protesta? Il problema si identifica con la ragione stessa per la quale, due anni fa, decisi di raccogliere la candidatura al Senato offertami dai progressisti.
Allora, il maggioritario era alla sua prima prova, l’elettorato moderato era sotto il fortissimo impatto del crollo repentino dei tradizionali partiti di governo ai quali per tanti anni aveva garantito il consenso, lo scontro elettorale fu dominato da una violenta e reciproca delegittimazione. Tutto ciò rese la scelta, se non isolata, sicuramente minoritaria. Una parte del consenso dei moderati si indirizzò verso la residua offerta di un centro politico inteso come terzo polo elettorale – allora il Ppi e Segni; un’altra parte, sotto la suggestione propagandistica anticomunista, facilitata in ciò dal terzo polo centrista, si indirizzò verso il Polo; non abbastanza furono coloro che videro nei progressisti ga-ranzie per un governo stabile ed europeo del paese.
Le differenze rispetto a due anni fa sono numerose, e profonde le implicazioni: tanto da far sperare in un risultato di segno diverso.

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→  febbraio 9, 1996


Intervento di Franco Debenedetti

Invitato a parlare dell’attualità del pensiero di Sturzo in materia economica, mi sono accorto che era stato dato al mio intervento un titolo piuttosto contradditorio. Infatti, “L’economia: Stato sociale contro lo statalismo” è un nonsense che avrebbe fatto rigirare Sturzo nella tomba. Perché non vi siano dubbi, il titolo esatto è: “Contro lo stato sociale e lo statalismo”.

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→  febbraio 1, 1996


Il 21 dicembre scorso il sen. Debenedetti, con altri colleghi di diversi schieramenti, ha presentato l’interpellanza che qui riportiamo. Con essa ha voluto denunciare, e cercare di bloccare, il tentativo di pregiudicare i futuri assetti del settore dell’energia elettrica. Tale settore, infatti, al pari di altri servizi pubblici oggi gestiti in regi­me di monopolio da aziende pubbliche, vedrà la privatizzazione dell’Enel e una diversa organizzazione di tutto il setto­re anche per gli aspetti che riguardano gli utenti. Il Parlamento nel settembre 1995 ha approvato la legge con cui sono state istituite le Autorità chiamate nel prossimo futuro a sovraintendere a tutto ciò che concerne produzione, ero­gazione e gestione dei servizi pubblici. In numeri precedenti di SD ci siamo già occupati della questione riportando le posizioni espresse dai parlamentari del Gruppo.

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