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→  marzo 7, 2001

L’uso di proiettili all’uranio non ha effetti cancerogeni: lo ha confermato senza ombra di dubbi la commissione nominata da Bruxelles.
Invece la commissione nominata dal governo italiano ancora tace. E’ perché da noi mancano mezzi di analisi scientifica o perché prevalgono i fini di populistica prudenza? La domanda retorica potrebbe anche restare senza risposta: non fosse che questi ritardi alimentano dubbi e prolungano angosce di individui e famiglie già colpiti da malattie e da lutti.

→  febbraio 28, 2001


Intervista di Laura Cesaretti

«Ho votato, per disciplina di schiera­mento, ma non posso certo dirmi entu­siasta della soluzione trovata».
Franco Debenedetti, senatore Ds, spie­ga perché non è soddisfatto per l’atto «declamatorio» con cui il centrosinistra ha affrontato il conflitto d’interessi: «Innanzitutto il problema esiste, e lo ha perfettamente individua­to Ciampi invitando a risolver­lo. E’ un problema fondamenta­le per il Paese e per Berlusconi, se si troverà a governarlo. C’era­no due strade per affrontarlo: o un accordo con l’opposizione, oppure andare avanti facendo passare una legge forti della propria maggioranza. Non è stata scelta né l’una né l’altra».

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→  febbraio 26, 2001


Nel giorno dell’uscita di scena  di Gian Paolo Zancan, il caso Bingo torna a tormentare i Ds. E rischia di farne le spese il senato­re Franco Debenedetti, sconfes­sato dall’Unione Centro-Crocet­ta della Quercia che annuncia: »Non raccoglieremo le firme per ricandidarlo».

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→  febbraio 25, 2001


Fosse solo per il Bingo, sarebbe una polemica di li­mitato interesse, e non var­rebbe la pena continuare. Ma quello che risulta evidente da certe reazioni, è che, per alcuni, si dice Bingo e si pensa mercato: con il che è la politica che entra in «gioco», se mi si permette il bi­sticcio.

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→  febbraio 23, 2001


Al Direttore.

Lucio Colletti, nella sua “pre­fazione accantonata” pubblicata dal Foglio mer­coledì scorso, rievoca l’appello contro lo stralcio dalla Finanziaria della riforma pensionistica ela­borata dal governo Berlusconi. Si tratta in effet­ti di una mia iniziativa: dapprima concordai con Franco Modigliani il testo, in cui lo stralcio veni­va definito un “patto miope contro le generazio­ni future”. Raccolsi quindi le firme di Sylos Labi­ni, di Mario Baldassarri e, in extremis, anche di Romano Prodi. Ottenemmo, nei giorni successi­vi, centinaia di adesioni. Data l’autorevolezza di Colletti, è prevedibile che la ricostruzione che egli fa di questi anni diventi un documento, ripreso e citato. Per questo le sarò grato se mi consente di ricordare che l’appello fu mio.

→  gennaio 19, 2001


Accanto alla memoria «politica» di Bettino Craxi — lo statista dell’anticomunismo, dell’abolizione della scala mobile, di Sigonella, il Presidente del Consiglio ammirato da Bruno Visentini, che fu mi-nistro nei suoi Governi, e si sa quanto il Professore fosse parco nel dispensare la sua ammirazione — c’è in me una memoria personale, legata alla vicenda SME, che io vissi dalla parte opposta, essendo all’epoca vicepresidente della Cir.

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