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→  gennaio 21, 2014


Sono stato un piccolo imprenditore, un calzaturificio con 15 dipendenti”. E’ Vincenzo che scrive, da un piccolo paese delle Marche: ed è Giorgio Napolitano che gli dà voce, è la prima delle lettere da cui ha preso le mosse nel suo discorso di Capodanno, per ricordare la drammatica situazione dei disoccupati. Non voglio in alcun modo attribuire al capo dello stato intenzioni recondite, né suggerirne un’interpretazione. Ma è un fatto che la lettera che egli ha scelto descrive non solo la presente situazione di un 61enne che non trova un impiego, ma anche quella dell’azienda che ha dovuto chiudere: che aveva 15 persone, una in meno delle 16 che fanno scattare il famoso art. 18 sui licenziamenti.

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→  gennaio 5, 2014


Chi? Chi esce come protagonista nella battaglia del “Chi?”? Chi è Zidane e chi Materazzi?
Come reazione, le dimissioni di Fassina sono poco comprensibili: non si reagisce a chi pensi ti abbia fatto un fallo, colpendo uno, Letta nella fattispecie, che nella vicenda non c’entra nulla. Che le idee di Fassina siano distanti da quelle di Renzi su quasi tutti i temi, uno per tutti il lavoro, lo sanno fin le pietre: se era per questo le dimissioni era un po’ che avrebbe dovuto darle. Il “chi?” non ha aggiunto nulla a cose note.

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→  dicembre 13, 2013


di Luca Ricolfi

Che Renzi abbia vinto le primarie del Pd e ne sia diventato il segretario è un fatto positivo. Renzi, infatti, è l’unico leader dal quale è ragionevole aspettarsi due risultati: primo, la fine della stagione immobilista del governo Letta, finora colpevolmente tollerata da Pd e Pdl; secondo, la rinuncia a percorrere scorciatoie anti-istituzionali, che sono invece la perenne tentazione di Berlusconi, Grillo e Lega, ossia di circa metà del Parlamento.

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→  dicembre 12, 2013


Il neosegretario Pd è nel suo “momento magico”, che finirà con l’approvazione della legge elettorale

Ma come, si sono chiesti alcuni, ai membri della segreteria chiede di svegliarsi presto perché la riunione inizia alle 7 30, e Letta lo lascia riposare perché la riforma elettorale basta che si faccia entro il 25 Maggio? Quella è la data limite entro la quale è possibile andare a votare nel 2014, dopo diventa di fatto non più agibile far cadere il Governo se non si è fatta la legge elettorale: da quel giorno Enrico Letta sarà sfuggito al nodo che lo minacciava. È fondata la preoccupazione che vi vede un cedimento di Renzi?

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→  ottobre 8, 2013


intervista di Nando Santonastaso

Non è un caso, dice Franco Debenedetti, ingegnere, già senatore DS, ora presidente dell’Istituto Bruno Leoni, se lo scontro politico sull’Imu ha ripreso vigore ora che è iniziato l’iter della decadenza da parlamentare di Silvio Berlusconi e il governo si è rafforzato. «Perché non so se è finito o meno un ventennio, come sostiene il premier Letta, ma è un dato di fatto che la fisionimia politica dell’esecutivo ne è uscita modificata. E questo genera tensioni.

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→  settembre 9, 2013


Intervista di Antonio Galdo

Franco Debenedetti: difficile ipotizzare una soluzione politica dopo tanti veleni contro il Cav.

«Ci sono tre problemi che si sovrappongono nel voto della Giunta parlamentare chiamata a votare sulla decadenza di Berlusconi: le conseguenze della sentenza della Corte di Cassazione, il futuro del Partito democratico, la sorte del governo Letta»: Franco Debenedetti utilizza l’arma della razionalità per descrivere l’Italia politica, e non solo, sospesa ancora una volta sul vicende giudiziarie del suo ex premier.

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