→ Iscriviti
→  marzo 29, 2013


Tutto ruota intorno al Quirinale: ma nessuno può offrire garanzie sul risultato di un’elezione a scrutinio segreto a Camere riunite con aggiunta dei rappresentanti delle regioni. Non esiste strumento per prendere impegni, tanto meno quando tra adesso e il voto c’è lo spazio di un mese, nel quale ci sarà la formazione del governo con assegnazione di ministri e sottosegretari. Il governo è ciò che più di ogni altra cosa può determinare l’esito di quella votazione: la nomina a Palazzo Chigi come strumento per la nomina al Quirinale.

leggi il resto ›

→  marzo 28, 2013


Era contenuto nel decreto SalvaItalia del governo Monti l’obbligo di comunicare all’agenzia delle entrate tutti i dati su conti correnti, movimentazioni, investimenti, carte di credito, cassette di sicurezza: allora l’emergenza era economica e finanziaria. Il decreto diventa esecutivo oggi, quando l’Italia sta attraversando un’altra emergenza, di natura politica. Il provvedimento evidentemente è volto al contrasto all’evasione: aumenteremo del 30% il gettito, promette Attilio Befera. Ma l’evasione fiscale è “emersa” da tempo immemorabile: non è un’emergenza, è una cronicità. Se fosse mirato all’emergenza, il decreto sarebbe a tempo: invece è permanente. E’ quindi permanente anche il cambiamento che esso introduce nel rapporto tra stato e cittadini: questo è oggetto per eccellenza della politica, ed è quindi per gli aspetti politici che il decreto va esaminato.

leggi il resto ›

→  marzo 24, 2013


Perché tirarla fuori adesso? La tesi della ineleggibilità di Berlusconi è in circolazione da diciannove anni, è stata confutata in diritto, respinta in Parlamento, superata nell’urna. In 7 elezioni politiche, milioni e milioni di italiani hanno trovato il nome di Berlusconi sulla scheda, e circa la metà di loro l’ha votato: tirarla fuori oggi è come accusare Romita dei brogli nel referendum del 1946. Se fossero solo gli irriducibili sodali di Micromega, li si guarderebbe come gli orleanisti dei salotti du coté des Guermantes. Ma quando si legge che anche un personaggio come Luigi Zanda si è unito all’appello, vien da chiedersi: perché adesso? Perché una persona come lui, abbastanza moderata e molto navigata, appena nominato capogruppo del PD al Senato, si sente in dovere di aderire a una proposta così bislacca?

leggi il resto ›

→  marzo 20, 2013


Ambiguità considerare che… non fossero debito, dato che per convenzione non vanno a formare il debito pubblico che conta ai fini del Patto di Stabilità.

leggi il resto ›

→  marzo 19, 2013


Decidere di fare il bail out; di non attivare il meccanismo dell’ESM; di farne invece pagare il costo in buona parte ai clienti delle banche; o solo a quelli che hanno conti superiori ai 100.000 €; o un po’ meno sotto e un po’ di più sopra la soglia, variamente modulando entità del “prelievo di sangue” con entità del deposito.

leggi il resto ›