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→  novembre 23, 2013


di Alessandro De Angelis

“Io voglio tornare all’opposizione sui temi dell’economia e delle tasse, quelli che stanno a cuore agli italiani. Non sulla decadenza, come vorrebbe il Pd”. È la legge di stabilità il terreno scelto da Berlusconi per il ritorno all’opposizione. È contro “il governo delle tasse” che vuole alzare il volume di fuoco più che contro il “governo delle manette”. E non è un caso che sul tema abbia informato i vertici delle sue aziende. Negli ultimi giorni ha sentito Fedele Confalonieri e Ennio Doris, i veri capi del partito filogovernativo. Stavolta i due hanno avuto l’impressione che il Cavaliere sia davvero determinato e che la scelta sia definitiva. Soprattutto perché, a questo punto, appare quasi obbligata.

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→  novembre 14, 2013


Riassunto delle puntate precedenti. Un neozelandese compera all’asta per 2,9 milioni l’isola di Budelli. Insorgono WWF e la Coldiretti, Fulvio Pratesi e il nipote di Garibaldi, in 76.000 rispondono all’appello, si invoca l’intervento del neo senatore Renzo Piano: lo comperi l’Ente Parco Nazionale della Maddalena. Ma non si può, l’art 138 della precedente legge finanziaria impedisce a qualsiasi ente pubblico di comperare immobili fino al 31 Dicembre. Il termine per la prelazione scade l’8 Gennaio: si sterilizzi dunque il 138. SEL presenta il relativo emendamento alla legge stabilità.

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→  ottobre 10, 2013


Da professori, davano voti; da ministri credono di impersonare lo stato pedagogo. Aveva cominciato Tommaso Padoa Schioppa a prendersela con i ragazzi “bamboccioni”, poi Elsa Fornero li aveva trovati un po’ “choosy”, adesso Enrico Giovannini li bolla come “inoccupabili”. Questa volta l’occasione la dà un rapporto dell’Ocse da cui risulta che molti ragazzi italiani “non hanno le conoscenze minime per vivere nel mondo in cui viviamo e non costituiscono capitale umano su cui investire per il futuro”. E giù con le polemiche. Che però sono tutte sul merito delle affermazioni, non sul fatto di farle. Tutti a chiedersi se il “voto” sia giusto, nessuno a chiedersi se sia giusto che diano il voto.

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→  ottobre 2, 2013


Troppa grazia Sant’Antonio! I liberisti (e i liberali) d’Italia non possono che registrare con soddisfazione che in un passaggio molto difficile del Paese, e cruciale per la sua sorte politica, Enrico Letta abbia iniziato e finito il suo discorso citando i due padri del pensiero liberale italiano, Luigi Einaudi e Benedetto Croce.

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→  settembre 26, 2013

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Sono in prevalenza negativi i commenti giornalistici sulla vicenda Telecom-Telefonica. Si va dal diffidente “questo presepe non mi piace” al perentorio “questo matrimonio non s’ha da fare”. Sono valide le ragioni contrarie all’operazione? Esistono strumenti per impedirla? Con quali le conseguenze?

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→  agosto 31, 2013


“Chi devo chiamare se voglio parlare con l’Europa?” Di tempo ne è passato da quando Henry Kissinger avrebbe detto la famosa battuta. Oggi potrebbe chiamare l’Alto Commissario dell’Unione Europea per le relazioni estere, Lady Ashton: ma una volta c’è la Libia, l’altra il Mali, poi l’Egitto, oggi la Siria, e le bollette del telefono aumentano sempre. Il premier Letta ha avuto un’idea brillante: se non possiamo dargli un numero di telefono unico, diamogli un numero di canale unico. Fare la Radio Tv europea (e, ça va sans dire, pubblica), ha annunciato, sarà la proposta politica qualificante del semestre europeo a guida italiana.

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