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→  maggio 24, 2012


Si sente parlare di piano per la crescita e si pensa a fiumi di soldi. Chi soffre sotto il peso della crisi chiede ai politici di fare qualcosa; questi vorrebbero annunciare qualcosa di concreto e rapido, tanti soldi in poco tempo. Così nasce la grande mistificazione.

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→  maggio 23, 2012


di Guido Tabellini

What has to be done to prevent the Greek crisis from sweeping aside the single currency? This will be the key question in today’s informal meeting of heads of state and government in Brussels. The summit will allow for progress only if it takes note of two aspects of the current economic reality.

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→  maggio 23, 2012


By Costas Lapavitsas

Greek politics is splitting into two camps to contest the coming election, one led by the rightwing New Democracy, the other by the leftwing Syriza. Both insist Greece must stay in the eurozone, even though New Democracy accepts the bailout programme, while Syriza rejects it. Yet harsh reality is now imposing itself. If Greece stays in the eurozone, it will die a slow death. If it leaves, it will go through a crisis, but will also have the opportunity to recover and reshape its society.

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→  maggio 19, 2012

Franco Debenedetti interviene a Uno Mattina in Famiglia per parlare della crisi greca e per spiegare le conseguenza per l’Europa di una possibile uscita della Grecia dall’Euro.

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→  febbraio 21, 2012


Leggere l’articolo 18 ad Atene, si potrebbe dire parafrasando il titolo del noto best seller di Azar Nafisi. Fa riflettere anche noi la città che brucia, i disordini per le riduzioni di stipendio ai dipendenti pubblici, per i licenziamenti massicci del settore privato, per le privatizzazioni fatte con l’acqua alla gola; il tutto mentre il Pil è in calo del 6% nel 2011 e peggio si prevede per l’anno in corso, dopo una ristrutturazione del debito pubblico che dovrebbe far passare il debito, tra dieci anni, dal 160% al 120% sul Pil. Fa riflettere, e non solo perché quel numero, uguale al nostro 120%, ci suona inquietante e suscita fastidiosi pensieri.

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→  maggio 11, 2010


Intervista di Lorenzo Torrisi

Il Crac Grecia

L’Europa sembra essere riuscita a respingere l’attacco della speculazione. Il piano da 600 miliardi di euro varato nel fine settimana (cui si aggiungono i 100 miliardi del Fondo monetario internazionale) ha riportato ieri l’euro a quota 1,29 dollari (con punte superiori all’1,30). Anche le borse europee hanno reagito bene: Milano ha guadagnato l’11,3%, Madrid il 14,4%, Parigi il 9% e Berlino (che sconta anche la sconfitta della Merkel nelle elezioni regionali) il 4,7%.

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