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→  luglio 27, 2010


da Peccati Capitali

Al culmine della crisi post Lehman, in USA partì uno stress test, verifica della robustezza dei conti delle 19 maggiori banche: tempestivamente, rapidamente, con criteri severi, tanto che 10 banche non passarono l’esame e dovettero essere ricapitalizzate. Ma così si ristabilì la fiducia tra e nelle banche. Anche in Europa si è concluso lo stress test su 91 grandi banche: fatto tardi, con criteri laschi, con la preoccupazione di ogni stato che le proprie banche facessero brutte figure (e di doverle ricapitalizzare per evitare che lo faccia qualche “straniero”).

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→  giugno 2, 2010


Dopo l’intervista di Tremonti

Caro Direttore, «Non ci sono dubbi: la maglia delle regole che pesa sull’ economia e la soffoca è ormai divenuta tanto soffocante da creare un nuovo Medioevo. Una cosa che vorrei fare è una norma rivoluzionaria per cui tutto è libero tranne ciò che è vietato dalla legge penale o europea: una norma rivoluzionaria, per due o tre anni. E io, oltre a proporla, vorrei essere tra i firmatari». Parole di Giulio Tremonti, ministro dell’ Economia in carica, dette concludendo l’ estesa intervista ad Aldo Cazzullo (Corriere di lunedì 31 maggio) su una legge importante e difficile, per la quale ha dovuto impegnare tutta la sua credibilità, superando tensioni con i colleghi e col premier.

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→  maggio 21, 2010


Senza alcuna efficacia il divieto di vendite allo scoperto di Cds

Esortazioni a vietare le vendite allo scoperto, a mettere fuori legge i Cds, le assicurazioni contro il rischio d’insolvenza, si sono sentite più volte da quando è scoppiata la grande crisi finanziaria. Ad esse si è replicato dimostrando con analisi teoriche e prove empiriche che, poiché si tratta di pratiche utili al mercato e ai risparmiatori, vietarle porta più danni che vantaggi.

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→  dicembre 7, 2005


Il rischio Argentina non è realistico. L’italia ha realizzato riforme come nessun altro Paese europeo. Peccato siano distorte.

Sul survey dell’Economist sull’Italia, illustri editorialisti hanno stigmatizzato che i giornali avessero commentato i commenti rilasciati dai politici a quello che i giornali avevano riassunto di quello che il settimanale aveva pubblicato: una grande torta multistrato.

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→  novembre 30, 2005

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Rilancio della UE

Un’Europa senza Regno Unito non esiste, oggi. Perché l’Europa esca dalle “crisi che si aggravano giorno dopo giorno”, ci vogliono, per Ernesto Galli della Loggia (Corriere del 28 Novembre) progetti audaci al punto da “sfidare il buonsenso”; per concepirli ci vuole una “avanguardia per l’Europa” formata da paesi fondatori e “ovviamente” facenti parte dell’euro: dunque senza la Gran Bretagna. Sostengo che questa esclusione non solo è sbagliata in sé, ma manda fuori bersaglio i progetti di cui l’audacia dovrebbe essere il propellente.

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→  maggio 30, 2005


di Timothy Garton Ash

Quindici anni dopo il crollo del Muro di Berlino, l’Occidente sta vivendo una grave crisi di identità.

L’Europa, una volta avviato il processo di unificazione politica, ha tentato di definire se stessa in opposizione agli Stati Uniti, che, colpiti al cuore l’11 settembre 2001, tendono sempre più a considerare il Vecchio continente un fastidioso ostacolo alla riaffermazione della loro leadership mondiale. Al punto che le contraddizioni esplose fra gli alleati occidentali dell’America in occasione della seconda guerra del Golfo, e culminate nel rifiuto di Francia e Germania di partecipare al conflitto iracheno, hanno fatto parlare di europeismo come alternativa all’antiamericanismo.

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