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→  novembre 19, 1997


La vicenda iniziata con l’OPA ostile delle Assicurazioni Generali sulle Assurances Generales de France, diventata battaglia con la contro-OPA amichevole della tedesca Allianz, ha una sua straordinaria importanza anche sotto un duplice profilo che ci aiuta a comprendere che cosa e’ davvero l’Europa dell’euro.
Il primo aspetto riguarda le inevitabili conseguenze che investono le forme giuridiche stesse dell’impresa, i modelli nazionali affermatisi, la Hausbank in Germania, i noccioli duri in Francia.

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→  novembre 13, 1997


Quali conseguenze politiche di lungo respiro avra’ l’ingresso di Antonio Di Pietro in Parlamento lo diranno i fatti. Ma se c’e’ un rischio immediatamente concreto e’ che il riequilibrio moderato dell’Ulivo porti un segno di assoluta indifferenza ai temi dell’economia e dell’impresa, del mercato e della concorrenza.

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→  novembre 5, 1997


Il nervosismo dei mercati finanziari, con le sue reazioni a catena dall’Asia a Wall Street passando per l’Europa, ha occupato in questi giorni titoli e pagine di giornali, facendo passare in secondo piano le riforme fiscali di Visco, che stanno proseguendo il proprio iter in Parlamento. Così è la natura umana: colpita dalle clamorose discontinuità, non coglie i mutamenti lenti. Parliamo, come si sara’ capito, del costante aumento della pressione fiscale.

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→  ottobre 29, 1997


France Telecom si unirà ­pare — a Deutsche Te­lekom nella joint venture con Enel: si realizzerà dunque quel blocco tra monopolisti euro­pei che Rifondazione aveva richie­sto per Telecom al posto della partnership con gli americani di AT&T. Diventa così ancor meno credibile l’impegno di Enel di uscire a breve dal settore dei tele­foni. C’è di più: l’analisi delle ragioni addotte per giustificare il progetto mette in luce una visione a ben vedere inconciliabile con i principi del liberismo e dell’economia di mercato.

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→  ottobre 25, 1997


Per non aprire la crisi, Bertinotti aveva anche avanzato la richiesta di rin­viare sine die la privatizzazione di Eni; an­cora per il 51% in mano pubblica, e di Enel, totalmente dello Stato. Nei commen­ti, questa richiesta passò in secondo piano rispetto a quella più “scandalosa” della ri­duzione di orario a parità di salario. Poi c’è stato il successo dell’offerta pubblica per Telecom, la maggiore in Europa fino a que­sto momento. Come dire che, quanto a pri­vatizzazioni, ci si debba per il momento ac­contentare. Non è così: rinviare la vendita di Eni ed Enel sarebbe un fatto grave, per tre ordini di motivi che riguardano rispetti­vamente i consumatori, la nostra econo­mia, il Governo stesso.

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→  settembre 28, 1997


Il prossimo ottobre, mentre la guerra del Mugello assorbira’ l’attenzione pubblica, verranno assunte, c’e’ da scommettere con assai minore attenzione, due decisioni con conseguenze assai piu’ importanti per il paese. In quei giorni infatti il Governo scegliera’ il Presidente della nuova Autorita’ delle Comunicazioni, e i Presidenti di Camera e Senato nomineranno l’intera Antitrust, Presidente e cinque Commissari.

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