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→  settembre 26, 1998


Finalmente! A leggere stamane che Deutsche Bank ha comperato il 4,95 % di Comit, la prima reazione è stata di sollievo: adesso almeno c’è una cosa chiara. Da mesi il progetto di matrimonio tra Comit e Banca da Roma teneva banco ( arrossisco!): si fa, non si fa? E i listini oscillavano. Maranghi in visita a Palazzo Chigi: deve andare in pagina economica, o starebbe meglio in quella politica? Si descrivono partite a scacchi fino alla settima mossa in cui entrano HDP, Gemina, Compart, Montedison, Generali, Fondiaria, oltre alle due banche e, ovviamente, Mediobanca. Uno dei due presidenti taglia la mattina con un’ultimativa dichiarazione, l’altro chiude la sera con un comunicato di risentita nobiltà. Bisogna collegarsi a Nord; no, meglio espandersi a Sud; quale Sud, Roma o BNL? Lo vuole Romiti; lo vuole Agnelli; quale Agnelli?

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→  luglio 28, 1998


Si avvicina il momento cruciale del passaggio in commissione al Senato del disegno di legge delega sul riordino delle Fondazioni bancarie. Il dibattito sulla vendita delle banche è scivolato in secondo piano: le Fondazioni che vogliono vendere lo stanno facendo sotto la spinta delle forze di mercato, gli incentivi fiscali appaiono sempre più un abbellimento superfluo. La vera questione che resta aperta riguarda il patrimonio, la possibilità che le Fondazioni lo usino per partecipare al controllo di società quotate.

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→  luglio 24, 1998


Giano bifronte, questo il simbolo che si dovrebbe scegliere per il problema delle casse di risparmio: a indicare non solo l’incompiuta separazione tra fondazioni e banche, ma anche la doppiezza e l’ambiguità che sembrano inseguire questo problema come una maledizione. Ora l’ambiguità rischia di diventare definitiva, di diffondersi e contagiare anche il sistema delle società private: se la legge in discussione in questi giorni al Senato non dovesse essere emendata.

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→  luglio 16, 1998


Un esame di coscienza e una proposta capace di mandare ai mercati (anche agli imprenditori che Ciampi accusa di neghittosità) un segnale chiaro
Appena ho letto la puntigliosa ed orgoglisa rivendicazione del Ministro Ciampi delle privatizzazioni effettuate, ho fatto un esame di coscienza.
Quando poi ho letto il rimbrotto di Ciampi ai nostri imprenditori, che avrebbero investito troppo poco, mi è parso ci fosse un nesso tra le due cose.

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→  luglio 10, 1998


Cosa accadrebbe se la proposta di legge sulle fondazioni bancarie non venisse modificata?

Molto si é fatto con la riforma Draghi per rendere più efficaci le regole di governo societario, per aumentare la trasparenza del mercato dei diritti di proprietà e la contendibilità nel controllo. Oggi c’è il rischio di fare un passo indietro, introducendo invece elementi di opacità e di inefficienza. E’ quello che accadrebbe se la proposta di legge sulle fondazioni bancarie, di cui inizia la discussione in Senato dopo un travagliato passaggio alla Camera, non venisse modificata.

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→  luglio 6, 1998


Su Affari e Finanza di lunedì scorso, Sergio Luciano spiega con grande chiarezza la vicenda dei due «condannati a nozze» Bnl ed Ina. Una tabella ci informa sulla composizione dell’azionariato Ina: due dei tre principali azionisti (Tesoro a parte) sono San Paolo e Cariplo. Questo a pagina 6, a pagina 4 Salvatore Tropea ci offre una visione da insider dei futuri assetti del controllo di Fiat: l’occhiello ci informa sul «ruolo che potrebbe assumere il San Paolo». La maggior parte dei lettori avrà pensato che si tratti dell’Istituto S. Paolo di Torino e della Cariplo. Sbagliato: si tratta invece in un caso della Compagnia di S. Paolo, nell’altro della Fondazione delle Casse di risparmio delle province Lombarde.

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