→ febbraio 25, 1998
Due polemiche, su Telecom e su IRI 2, hanno agitato il dibattito politico dell’ultima settimana. Due polemiche accomunate da una singolarità: nessuno ne ha tratto il sia pur minimo vantaggio. Non il Governo, non la maggioranza; neppure l’opposizione. Due polemiche servite solo a diffondere a piene mani tossine che allontanano il paese da quella cultura del mercato e della concorrenza di cui ha tanto bisogno.
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→ aprile 8, 1997
Centinaia sono le modifiche proposte alla Bicamerale, occupano più di 2000 pagine: io sono il solo — a quanto mi consta — ad avere avanzato due proposte di carattere fondamentale per il nostro sistema economico.
La prima è volta a portare in Costituzione il mercato, cioè il sistema di relazioni e di informazioni in cui tutti viviamo e operiamo, da cui nasce la ricchezza del paese. «Il mercato e la concorrenza sono tutelati da una apposita autorità indipendente, con criteri e modalità stabiliti dalla legge», questo il testo della mia proposta, congegnata, per motivi tecnici, come modifica dell’articolo 99.
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→ febbraio 6, 1997
In tutti i paesi industrializzati dall’inizio degli anni 80 si è assistito ad una riduzione di richiesta di lavoratori non qualificati. In USA e Regno Unito, dove c’e’ flessibilità salariale, ciò ha prodotto una forte divaricazione di redditi tra lavoratori secondo il loro grado di istruzione, senza provocare forte disoccupazione; negli altri paesi europei, in cui minore è la flessibilità salariale, l’effetto è stato un forte aumento della disoccupazione.
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→ agosto 7, 1996
Oggi i vantaggi che la concorrenza porta in termini di costo e di servizio sono noti e documentati; tutti possono constatare i risultati della battaglia nell’unico servizio finora liberalizzato, quello del radiomobile
Nelle condizioni pioneristiche dell’Inghilterra di 10 anni fa, per creare un clima favorevole alle privatizzazioni fu necessario fornire assicurazioni che la fine del monopolio non avrebbe arrecato aumenti di costo a determinate classi di cittadini.
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→ luglio 16, 1996
Sulla proposta di legge di Maccanico riguardante il riordino del settore delle comunicazioni
“Questo è un nodo avviluppato/ questo è un groppo rintrecciato/ chi sviluppa più inviluppa/ chi più sgruppa più raggruppa”: viene in mente la cavatina della Cenerentola, a considerare la quantità di problemi evocati dalla proposta di legge Maccanico sul riordino del settore delle comunicazioni.
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→ febbraio 7, 1996
La nuova legge americana, sulle telecomunicazioni, che elimina i vincoli che finora segtmentavano il mercato – tra telefonia a lunga distanza e telefonia urbana, tra cavo e telefono, tra produttori e distributori di programmi – è stata accolta con perplessità, o con esplicita preoccupazione, da alcuni nostri autorevoli commentatori.
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