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→  dicembre 15, 1998


L’undici dicembre l’Antitrust ha reso noto il suo parere in merito alla legge sulle fondazioni bancarie. Ieri il testo è arrivato in Aula a Montecitorio. Ma già il 12 le agenzie hanno battuto una dichiarazione del Presidente della Camera, Luciano Violante, in cui egli puntava il dito contro la “autoreferenzialità” della Autorità, metteva in dubbio la democraticità di poteri che esprimono regole ma, non essendo direttamente eletti, non sono “punto di incontro della responsabilità politica nei confronti dei cittadini”.

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→  dicembre 1, 1997


La domanda corretta da formulare.
L’Italia è parte dell’Europa fin dalla sua fondazione, sarà probabilmente tra i primi nell’euro, la sua banca centrale è modello di indipendenza, ha autorità di controllo dei mercati finanziari e della concorrenza guidate da personaggi di grande valore intellettuale e morale. Dire che in campo economico in Italia siamo in presenza di un regime può dunque sembrare un paradosso.

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→  luglio 27, 1995


Il ministro delle Poste, Agostino Gambino, tutela il monopolio delle telecomunicazioni in Italia. Franco Debenedetti, senatore progressista, ne è convinto e ieri, nel corso di un dibattito sulla liberalizzazione delle reti organizzato da British Telecom e dal Free Europe Journalist Club, ha ricordato come Gambino abbia affermato, una settimana fa alla Camera, che «limitare i diritti dell’esclusivista, attualmente, non è nell’ottica del governo». Ad avviso di Debenedetti, le dichiarazioni di Gambino «sono tutt’altro che generiche, anzi sono chiarissime», per cui «si deve prendere atto che il ministro identifica, attualmente, il proprio mandato nella tutela del monopolista».

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→  giugno 29, 1995


Sul tema privatizzazioni-liberalizzazioni, Enel, Stet, Authority abbiamo da un lato un’imponente mole di contributi, di proposte, tecniche e politiche, dall’altro un governo che continua imperterrito per la sua strada: le aziende di pubblica utilità devono essere privatizzate così come sono, la liberalizzazione dei relativi servizi è problema cui altri dovranno provvedere. Col che si pone un serio problema alla maggioranza che sostiene il governo Dini: essa sostiene sì la politica di bilancio, di cui le privatizzazioni sono parte fondamentale; ma la stessa maggioranza si è espressa in modo non equivocabile in favore di una liberalizzazione che proceda almeno contestualmente alle privatizzazioni (ad esempio con la mozione Salvi del 16 Marzo).

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→  maggio 30, 1995


I servizi di pubblica uti­lità sono la spina dorsa­le dell’economia di un paese; farli funzionare con efficienza ed economia è una delle cose che un cittadino pretende dai suoi gover­nanti. In tutto il mondo si ricono­sce che i governi assolvono meglio a questo compito affidan­done l’esecuzione all’iniziativa privata in regime di concorrenza, limitandosi a stabilirne le regole ed a controllarne l’osservanza. Per questo, la massima parte del mio tempo da parlamentare viene dedicata a questo tema, che riguarda tutti direttamente, ed in cui mi è di aiuto l’esperienza pro­fessionale accumulata in tanti anni. Di tutti i servizi di pubblica utilità le telecomunicazioni sono i più interessanti, quelli dove l’in­novazione è più vivace, quelli da cui più dipende il nostro futuro, di cittadini e di imprenditori.

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→  marzo 14, 1995


«Accordo fatto» annuncia il senatore progressista Franco Debenedetti: entro questa sera la commissione industria del Senato dovrebbe varare in sede redigente l’authority per l’energia. Dopo l’accordo sull’autoproduzione raggiunto giovedì scorso (gli incentivi ai privati saranno estesi anche a gran parte delle nuove domande già istruite dal ministero dell’Industria, fino a 7mila megawatt complessivi) un’intesa è stata raggiunta anche sugli emendamenti proposti da alcuni senatori del Pds e della Lega, che chiedevano di inserire nel ddl anche l’istituzione dell’organismo di controllo sui settori legati alla comunicazione (compresi Tv e media). Il Pds sarebbe disposto a ritirare l’emendamento mentre la Lega lo trasformerebbe in un ordine del giorno impegnando comunque il Governo e il Parlamento a promuovere anche le altre authority (tic, trasporti e acqua) in tempi stretti.

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