→ Iscriviti
→  novembre 27, 1996


La privatizzazione del monopolio telefonico e’ di nuovo slittata; se Stet-Telecom verra’ privatizzata, sara’ a prezzo di una golden share “pesante” e applicata all’intero gruppo: questo l’esito piu’ probabile, se le buone intenzioni di Ciampi e Bersani dovranno piegarsi ai molteplici interessi, ideologici e non, in gioco. A essi si puo’ solo contrapporre la concretezza di 10.000 miliardi: questo e’ infatti l’ordine di grandezza del costo della golden share applicata al gruppo Stet.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  novembre 24, 1996


Il regresso della lira nello Sme è un nuovo coerente segnale della volontà di Tesoro e Bankita­lia di rassicurare i mercati sul proposi­to italiano di partecipare fin dall’inizio al club dell’Euro. La richiesta italiana si basa su un presupposto innegabile: la discesa dell’inflazione è risultata più rapida di quanto si osasse sperare, è un fatto positivo di straordinaria rilevan­za. Su questa base si può sperare in un ulteriore ribasso dei tassi di interesse e dello spread Btp-Bund. Basta questo per dire che siamo tornati ai mitici an­ni Sessanta? Sbaglia chi lamenta un ec­cesso sul versante fiscale e un difetto su quello dell’offerta, del mercato e della concorrenza? Questo è l’interrogativo da cui deve partire chi, come me, in questi giorni ha avanzato tali critiche, pur essendo sostenitore del rigore. Per risultare più chiaro, restringo i riferi­menti a due articoli apparsi su “Repub­blica”, il primo di Lucio Villari e il se­condo di Giuseppe Turani.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, La Repubblica
→  novembre 11, 1996

A costo di deludere qualcuno, il mio non sarà un intervento polemico. Sarà piuttosto una riflessione su quale sarà la forma delle Banche nell’Italia dell’Euro.
Non sarà una forma mutuata da modelli esteri. Non sarà una banca tedesca: la centralità della Hausbank rispetto all’impresa si fonda su rapporti costruiti nell’arco di generazioni. Non sarà una banca inglese; questa richiede una Borsa di ampie dimensioni, in cui la banca funga da intermediaria tra investitori e imprese.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Convegni
→  novembre 10, 1996


Domani Ciampi andra’ a Bruxelles. Formalmente si discutera’ della proroga al famoso accordo del 1993 sul rientro dei debiti IRI: in sostanza si decidera’ della futura distribuzione del potere reale in Italia nei prossimi anni. La scena politica e’ occupata dai problemi di finanza pubblica, la finanziaria e l’entrata in Europa; dai dibattiti sulle riforme e quindi su nuovi equilibri politici. Temi importantissimi, certo: ma cio’ che poi conta sara’ chi possiede che cosa.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Messaggero
→  novembre 6, 1996


Vi sono sempre stati due modi di affrontare il problema delle fondazioni bancarie. Vi è chi ritiene che si debba intervenire sulle fondazioni che possiedono le banche, indicando di che cosa esse si debbano occupare e in quale regime giuridico debbano operare, e chi invece ritiene che le fondazioni debbano, prima di tutto, vendere le banche.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  novembre 2, 1996


Anche se l’impasse sembra supe­rata, la battuta d’arresto che ha subito il progetto di legge Mac­canico sulle comunicazioni dovrebbe indurre a una riflessione sull’impianto concettuale della proposta. Il proble­ma che si propone è questo: il mercato delle comunicazioni è diverso dagli al­tri mercati? Perché, e in che modo, deve essere regolato in modo diverso? Quali sono i valori che una legislazio­ne sulle comunicazioni deve promuo­vere? Se ne è parlato recentemente in un convegno della fondazione Piero Calamandrei, con relazioni di Aurelio Gentili e di Enrico Zanelli.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore