→ settembre 8, 2001

Le dimissioni di Mario Draghi
«Una scelta personale, meditata e maturata prima delle elezioni», ha detto Mario Draghi delle sue dimissioni: e non è una bugia diplomatica. Perché queste dimissioni chiudono un ciclo che, per il tempo che è durato e per i tempi in cui si è svolto, si può ben dire eccezionale: polemiche e prese di distanza ne sminuirebbero il valore e impedirebbero di cogliere il senso politico di un ciclo durante il quale è cambiato il panorama del nostro capitalismo e il Paese.
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→ settembre 6, 2001

Da Governo, Sindacati e Confindustria, nessuna proposta davvero coraggiosa
“Libertà di assumere, non libertà di licenziare”. Con questo ineccepibile richiamo agli impegni del programma elettorale, Giulio Tremonti ha chiuso la discussione sull’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, innescata dall’intervista di Antonio Marzano, infiammatasi con la reazione di Roberto Maroni, e che ancora una volta aveva messo in luce l’abilità di Umberto Bossi di volgere a proprio profitto tutte le possibilità offerte dalla spaccatura tra le due anime della maggioranza, quella liberista e quella populista.
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→ agosto 21, 2001

Intervista di Federico Monga
Senatore Franco Debenedetti lei aveva già presentato un disegno di legge sulla modifica del mercato del lavoro e ieri ha annunciato che lo riproporrà. C’è davvero bisogno di mettere mano all’articolo 18?
«Le imprese che non vogliono superare i 15 dipendenti, il diffondersi di forme surrettizie per introdurre flessibilità, quali l’uso e l’abuso di contratti di formazione e lavoro, a termine, parasubordinato: sono tutte ragioni di inefficienza. Di fronte all’incertezza sul costo del licenziamento le imprese o usano strumenti impropri o rinunciano ad assumere».
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→ agosto 19, 2001

Intervista di GBB.
Franco Debenedetti, senatore dell’Ulivo, è uomo d’impresa, ma anche uomo della sinistra. La sua apertura alle sollecitazioni di Fazio sulla flessibilità in uscita è un segnale importante. Debenedetti annuncia che, alla ripresa dei lavori parlamentari, ripresenterà il suo disegno di legge in materia: «Se la sinistra, nella scorsa legislatura, l’avesse fatto proprio, sarebbe stato un atto di grande coraggio politico. Oggi è inutile nascondersi, le cose sono del tutto diverse».
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→ agosto 18, 2001

Secondo Bossi, dobbiamo alzare il tetto di proprietà pubblica per difendere le nostre risorse
Di abbassare sotto il 51% la quota azionaria che i Comuni detengono nelle aziende municipalizzate, in particolare in quelle energetiche, Umberto Bossi non vuole neppure sentir parlare. Anzi secondo quanto ha dichiarato l’altro ieri all’ANSA da Ponte di Legno, “dobbiamo alzare il tetto di proprietà pubblica per difendere le nostre risorse”: quello energetico è un settore strategico, saranno proprio i comuni a presidiarlo e a difenderlo dallo straniero. E’ solo una “sparata” buttata lì dall’indefesso Senatùr tanto per ravvivare il “sacro” ponte di Ferragosto?
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→ agosto 11, 2001

Dal “Wall Street Journal” all’“Unità”, quattro storie e un unico paradosso
Questa volta partita non doppia, ma quadrupla, con quattro personaggi, ciascuno con una propria carta da giocare.
Il primo si chiama Alberto Mingardi, e la carta che mette sul tavolo è una pagina del Wall Street Journal Europe. “Date una chance a Berlusconi” è il titolo dell’articolo, e non sorprende trovarlo sul giornale della destra conservatrice. (Singolare è che ad avere tre colonne nella pagina degli editoriali sia un ragazzo italiano che non ha ancora 20 anni).
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