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→  luglio 28, 2010


«Questo modello, basato sulla capacità di magnetizzare i consensi e , quindi, sulla capacità di formare coalizioni, è strettamente legato alla figura di Berlusconi. Ma non è solo per motivi fisiologici che è siamo giunti alla fase finale di questa esperienza. Credo ci sia anche una ragione politica: Berlusconi è riuscito a radunare tutti i voti della non sinistra italiana, ma non è riuscito a formare una destra, sia nella sua coesione sia soprattutto nella sua cultura politico. Questo è il vero problema politico che c’è oggi. Perché a sinistra anche il PD, fallita l’ambizione veltroniana dell’autosufficienza, è alla ricerca di una sua identità, tra richiami di modelli desueti, e tentazioni vendoliane. In entrambi i casi potendo al massimo mirare ad apportare i propri voti a una futura coalizione».


Pubblicato In: Varie
→  luglio 27, 2010


da Peccati Capitali

Al culmine della crisi post Lehman, in USA partì uno stress test, verifica della robustezza dei conti delle 19 maggiori banche: tempestivamente, rapidamente, con criteri severi, tanto che 10 banche non passarono l’esame e dovettero essere ricapitalizzate. Ma così si ristabilì la fiducia tra e nelle banche. Anche in Europa si è concluso lo stress test su 91 grandi banche: fatto tardi, con criteri laschi, con la preoccupazione di ogni stato che le proprie banche facessero brutte figure (e di doverle ricapitalizzare per evitare che lo faccia qualche “straniero”).

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  luglio 25, 2010


Sindacato. Il caso Pomigliano

Parti invertite. Fissare per legge che vale quanto pattuito tra l’azienda e la sigla maggioritaria: c’è il sì della Cgil, la Cisl minoritaria a livello nazionale si oppone.

Dopo il referendum di Pomigliano, le cose si sono ingarbugliate. Lo riconosce con la solita franchezza Sergio Chiamparino sul Sole24Ore di sabato: oltre alla “indifferenza generale” oltre allo “scetticismo”, ci sono precisi “problemi di rappresentatività sindacale” se il Progetto Fabbrica Italia è stato accolto in modo così deludente.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  luglio 24, 2010


da Lettere al Sole 24 Ore

L’orario ferroviario è una essential facility?
Che esistano treni eserciti dalle ferrovie tedesche e austriache, l’utente lo sa solo dal passaparola. Sui tabelloni esposti nelle stazioni, e sul sito di Trenitalia quei treni, timido esempio di liberalizzazione, semplicemente non esistono.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  luglio 15, 2010


Tra l’ostruzione dei cobas e le tentazioni della Fiat

Con la decisione di Marchionne di confermare l`investimento di Pomigliano, la partita è entrata in una fase nuova. In gioco non è più (solo) il futuro di 5000 lavoratori, ma il sistema delle relazioni industriali nel nostro paese. Una partita in cui, per la latitanza del governo, la Fiat è lasciata di fatto sola.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  luglio 13, 2010


da Peccati Capitali

Il traffico di oppio arricchisce i Talebani; quindi combattere l’oppio equivale a combattere i terroristi. Sembra ovvio, ma non è così, anzi è vero il contrario: lo dimostra uno studio di Mark Kleiman del Center for International Cooperation. La ragione sta nell’elasticità del consumo di eroina al prezzo, e nella legge della domanda e dell’offerta: dunque in meccanismi di mercato.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair