Circoncisione e tradizioni religiose

luglio 3, 2012


Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali


Caro Direttore,

“Lo stato liberale secolarizzato vive di principi che non può garantire”. La Frankfurter Allgemeine cita il famoso filosofo del diritto, già membro della Corte di Karlsruhe, Ernst-Wolfgang Böckendförd per commentare la sentenza di Colonia sulla circoncisione: non può garantirli nel senso che non ne ha la possibilità, ma anche nel senso che può volere non garantirli, oppure che non le è consentito garantire. La protezione fisica che la Costituzione garantisce come suo diritto riguarda diritti che derivano da tradizioni religiose, ma che ledono diritti per garantire i quali è nato lo stato moderno, libero dai principi degli stati fondati sul diritto divino.

In Europa sono proibite e perseguite pratiche religiose quali l’infibulazione, e non credo che verrebbe tollerato deformare i piedi delle bambine in nome di canoni estetici. Il bambino circonciso potrebbe, da grande, disconoscere la fede religiosa dei genitori e chieder conto allo stato di non avergli assicurato la protezione fisica che la costituzione gli assicura come suo diritto.
Probabilmente per contrapposizioni di questo genere si deve ricorrere a compromessi: ad esempio spostare l’età della circoncisione rituale a un’età in cui il ragazzo possa esprimere la sua opinione. Oppure considerare quell’atto proibito ma non punibile.

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