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→  giugno 25, 2000


«Not with a bang but with a whimper», non con un botto ma con un sospiro. Il famoso verso di T.S. Eliot ben si addice alla fine del­l’Iri: venduto quanto era vendibile, passato al Tesoro quanto si con­tinua a considerare strategico, rinviato quanto non si è riuscito a ri­solvere, ora inizia la lunghissima dissolvenza della liquidazione.

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→  giugno 15, 2000


L’Italia è ormai tagliata fuori dalle discussioni sulle grandi questioni che riguardano l’Europa…

Erano stati Ciampi e Prodi per primi ad ammonire che, una volta entrati nell’Europa della moneta unica, il problema era come restarci. Invece, per avere indicato la perdita di competitività del nostro paese rispetto ai nostri partner europei, il declinare della nostra presenza nel commercio internazionale, il fatto che le nostre industrie non tengono il passo dell’innovazione, le nostre imprese quotate in Borsa sono un terzo della Spagna e un quarto della Francia, il Governatore Fazio si è attirato risentimenti ed è stato oggetto di critiche inusitatamente aspre da parte di esponenti del Governo.

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→  giugno 10, 2000


Il Presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, è stato eletto all’unanimità alla guida della Conferenza delle Regioni: ci sono molti motivi per rallegrarsene.
In primo luogo perché è vantaggioso per il Paese che nello scegliere i vertici dell’assemblea dove per la prima volta siedono i nuovi «governatori» delle Regioni si sia seguito un criterio istituzionale e non di parte. Il Polo ha, in questa assemblea, la maggioranza, ed è positivo che abbia lavorato a questo risultato.

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→  giugno 9, 2000


«E’ mancata la risposta dell’offerta. L’erosione delle nostre quote di mercato risulta più am­pia di quella imputabile ai costi relativi». Nelle considerazioni finali del Governatore quest’an­no c’erano parole che sono par­se severe verso gli imprendito­ri: non è colpa solo della politi­ca e del Governo se il sistema Italia ha perso drammaticamen­te in competitività rispetto ai partner europei. Lo spunto è stato colto subito da Cofferati «Le amnesie degli industriali e i sacrifici per l’euro» La Repub­blica del 4 giugno); e l’avvoca­to Agnelli ha positivamente commentato l’equilibrio e l’equanimità che, anche grazie a questo passaggio, connotano l’intero ragionamento sviluppa­to da Antonio Fazio. Ma a ben vedere si tratta di un rilievo che gli imprenditori non hanno nes­suna ragione di prendere come un’ accusa.

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→  maggio 29, 2000


Alla fine della legislatura mancano in ogni caso pochi mesi. Sarebbe un errore pensare che il problema di fondo per i Ds sia quello della coalizione. Il problema dal quale partire li investe direttamente: è invece quello su cui nel concitato travaglio successivo al referendum non si è visto nessun dibattito né confronto aperto: la propria strategia, il bilancio e il programma con il quale presentarsi alle prossime elezioni. La sola novità sono state le prese di posizione sui mass media: non solo più la sinistra sindacale di Luciano Chiarante e di Fulvia Bandoli, ma anche il ministro Cesare Salvi ha dato voce a chi ritiene che l’obiettivo debba essere recuperare i delusi «dicendo qualcosa di sinistra», e la strategia un ricompattamento che guardi fino à Cossutta e Bertinotti.

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→  maggio 25, 2000


Perché, in queste prime settimane del suo nuovo governo, non sembra che Giuliano Amato stia ripetendo il “miracolo politico” che seppe offrire al paese tra il 92 e il 93? A chiederglielo è un centrosinistra sconfitto alle regionali, in cerca di formule che non lo facciano esplodere, e in cui – temo – il verbo riformista rischia di annegare tra tensioni neocentriste e sinistra antagonista. Il rischio di ridursi a un governo debole e rissoso è sotto gli occhi di tutti. Ho l’impressione, allora, che si debba partire proprio dall’aspra e impropria requisitoria di Antonio Di Pietro in Senato.

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