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→  maggio 10, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

“E’ per meglio mangiarti, nipotina mia!”. Quando ho letto che i finanzieri si dovranno presentare per le ispezioni in borghese e non in divisa, come in un flash ho rivisto l’immagine del lupo nel libro delle fiabe, con la cuffietta della nonna di Cappuccetto Rosso. E’ il nuovo corso del “Fisco forte e gentile”. Il Ministro Tremonti inserisce nel decreto sviluppo norme su durata e frequenza dei controlli, e sanzioni per il pubblico ufficiale che assilli o vessi un’azienda. Il direttore generale Befera, mette sul sito dell’Agenzia delle Entrate una lettera in cui minaccia sanzioni “nessuna esclusa” a chi si rendesse colpevole di atteggiamenti vessatori: “soprusi e arroganza apparentano il fisco agli estorsori”. Sante parole: si meritano un’apertura di credito?

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→  aprile 26, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Di Pietro attacca a testa bassa il Governo: fa marcia indietro sul nucleare solo per rendere più difficile che i “suoi” referendum raggiungano il quorum, vuole evitarsi una sconfitta politica. Qualunque sia l’intenzione, l’accusa é fuori bersaglio. Dai disastri si deve imparare: dopo Fukushima, chi ha impianti nucleari ne verifica la sicurezza anche a costo di spegnerli; chi li ha solo sulla carta, che dovrebbe fare, andare avanti come se nulla fosse?

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→  aprile 12, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Nel 2015, trascorsi 70 anni dalla morte di Hitler, il Mein Kampf diventerà di dominio pubblico: chiunque potrà riprodurlo. Fa effetto parlare di “diritti d’autore” per uno che si chiama Adolf Hitler, di “opera d’ingegno” per un libro che istigò alla devastazione dell’Europa, di “creazione” per un’opera che seminò distruzioni, di “diritti” per un libro che incita a calpestarli. Ma non cambierebbe molto rinviare per legge il termine.

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→  marzo 29, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Il provvedimento che finanzia il fondo unico dello spettacolo con le accise sulla benzina è una sconfitta: da qualunque parte lo si guardi.

Una sconfitta di politica fiscale: non c’è alcun nesso tra gli automobilisti e chi va a vedere uno spettacolo; anzi è verosimile che l’imposta abbia effetti regressivi.

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→  marzo 15, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Secondo l’art 104 della Costituzione la magistratura è un “ordine autonomo e indipendente” . Ordine, non potere, come invece il più delle volte si scrive, probabilmente ricordando Montesquieu; il quale però aggiungeva che il potere giudiziario é “per così dire invisibile e nullo”. Solo il popolo è depositario della sovranità: per questo Togliatti alla Costituente avrebbe voluto addirittura che i magistrati fossero eletti dal popolo, per questo sostenne le giurie popolari. Ordine o potere che sia, in ogni caso è chiaro che di magistrati giudicanti si parla.

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→  febbraio 15, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Le Poste? Un paradosso. La liberalizzazione dei servizi postali? Un kamasutra. Paradosso le Poste, perché sono una Banca che non può essere privatizzata, dato che fa anche il servizio postale; e sono un servizio che non può essere liberalizzato, dato che raccoglie anche risparmio.
Per fortuna che Bruxelles c’è, e ha decretato che i servizi postali vanno liberalizzati sotto la regia di un’Autorità indipendente, dal governo e dal monopolista. Che fare, dunque?

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