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Archivio per il Tag »Unità«

→  aprile 5, 2002


La questione Unità

Erano solo sessanta parole, poche righe nel mezzo di un articolo (su La Stampa del 21 Marzo), ma è bastato ricordare il potere, e dunque le responsabilità, che la legge sul finanziamento pubblico dell’editoria attribuisce al partito di cui il giornale “risulti essere organo”, perché a proposito dell’Unità si scatenasse tutto questo pandemonio.

Claudio Rinaldi (L’Espresso del 4 Aprile) mi fa troppo onore quando suppone che tanto possa la mia – tra l’altro inesistente – inimicizia verso Furio Colombo.

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→  marzo 18, 2002

Da quando l’Unità è ritornata in edicola, quello che ha avuto luogo mercoledì scorso in Senato è stato il primo incontro tra il gruppo parlamentare DS e la direzione del giornale.

Un evento quasi dovuto: infatti nel riquadro stampato tutti i giorni in basso a destra di pag. 31, si legge che l’Unità è il “quotidiano dei gruppi parlamentari dei democratici di sinistra”. Quell’indicazione non è rituale, quasi un omaggio alla storia del giornale, è invece legata alla vita stessa del giornale, nel senso molto preciso della sua possibilità di esistere.

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→  dicembre 13, 2001


Il quotidiano DS cavalca la Piazza. Ma per quelli che dissentono

A descrivere i problemi che travagliano i DS, l’Unità del 28 Novembre vale più di un congresso: un numero da conservare. Nicola Tranfaglia lamenta le 7 Tv per un solo padrone: sacrosanta denuncia, la sua, della concentrazione di tutto il potere televisivo in una sola persona. Ma denuncia contro ignoti: non ci sono stati, per lo storico torinese, colpevoli nella sinistra quando era al governo, per non aver previsto questo esito e per non avervi posto mano in 5 anni; né ci sono colpevoli ora. Resta solo il problema, un oggetto da contemplare, utile per muovere gli animi all’indignazione.

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→  marzo 30, 2001


I sindacati dichiarano la propria soddisfazione per l’accordo, l’impegno ad assumere 300 giovani suona conferma che anche dopo l’accordo con General Motors il cuore dell’azienda resterà a Torino

Si è chiusa positivamente la vertenza degli oltre 700 esuberi in Fiat.
I sindacati dichiarano la propria soddisfazione per l’accordo, l’impegno ad assumere 300 giovani suona conferma che anche dopo l’accordo con General Motors il cuore dell’azienda resterà a Torino. Giunta dopo gli indurimenti e gli incidenti che si erano verificati durante lo sciopero per il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato, il fatto che questa vicenda si sia chiusa in modo soddisfacente dovrebbe essere di buon auspicio per le questioni “pesanti” che restano aperte, dell’integrativo FIAT e del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, sulle quali le divergenze tra le parti sono invece su questioni di principio, in particolare sul doppio livello di contrattazione.

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