→ giugno 14, 2013
L’Unione europea si fonda sui trattati e sui valori dello stato di diritto: sta scritto nell’art. 1 del trattato che la costituisce, per essere “governo delle regole”, dopo che il “governo degli uomini” tanti danni aveva fatto. Va da sé che nessuna istituzione o autorità emanazione dell’Unione europea può porsi fuori dai trattati. Se uno di questi statuisce e tutela l’indipendenza di un’autorità, essa è nei trattati, non dai trattati. C’è quindi un problema di pura e semplice logica negli argomenti che Francesco Giavazzi, Richard Fortes, Beatrice Weder di Mauro, Charles Wyplosz rivolgono alla Corte di Karlsruhe.
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→ dicembre 5, 2012
Non tutto si può ridurre a previsioni politico-economiche, per quanto ottimiste.
Al culmine della crisi greca, in un lungo appassionato articolo sulla Frankfurter Allgemeine, Martin Walser dipinge come “uno scenario di orrore” quello di un’Europa senza euro; cita Hölderlin, per mostrare come il suo tedesco trovi naturale espressione nella purezza della metrica greca. Questo per dire che non tutto si riduce a previsioni politiche, analisi economiche, tassi d’interesse: perché i fatti economici sono influenzati dalle opinioni degli uomini, e il futuro dei paesi è determinato dalle loro visioni.
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→ novembre 26, 2012
Integrazione europea senza illusioni
di Vàclav Klaus,
Università Bocconi Editore,
Pag 114, € 15,00
Ci sono gli euroscettici per ragioni economiche: ritengono che l’eurozona non sia un’area monetaria ottimale, che imponga politiche che alcuni trovano troppo severe e altri troppo permissive, che non possa esistere una moneta senza stato. E ci sono gli euroscettici per ragioni istituzionali, preoccupati dei rapporti tra stati nazionali e superstato europeo. Vaclav Klaus è di questi, e per più di una ragione: perché istituzionale è la carica che ricopre, presidente della repubblica Ceca per il secondo mandato; e perché il suo paese fa parte dell’Unione Europea, ma non ha adottato l’euro.
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→ ottobre 17, 2012
L’idea di un’Europa unita nasce già dopo la “orrenda carneficina” della prima guerra mondiale. Nel 1922 Richard Coudenhowe-Kalongi lancia il suo appello, l’anno seguente pubblica Paneuropa, libro che ispira il messaggio di Aristide Briand alla Società delle Nazioni a Ginevra nel 1925.
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→ settembre 16, 2012
La Corte di Karlsruhe ripropone la priorità del diritto nei Paesi Ue.
Un segnale forte, così Angela Merkel ha qualificato il verdetto di Karlsruhe. E’ l’omaggio riconoscente alla Corte per lo scampato pericolo? E’ un apprezzamento per tener buoni quanti, all’interno della maggioranza, la accusano di lassismo? O è un commento equilibrato, che solo a confronto con gli entusiasmi con cui il verdetto è stato da noi accolto appare degno di nota?
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→ dicembre 12, 1998
Un aspetto importante dell’anomalia italiana e’ caduto: da oggi infatti chiunque voglia svolgere attivita’ di collocamento, di mediazione tra domanda e offerta di lavoro potra’ farlo alla luce del sole, e non nella semiclandestinita’ finora consentita dalla tolleranza dei giudici.
La Corte di Giustizia del Lussemburgo, massimo organo giurisdizionale dell’Unione Europea, ha decretato che assicurare il monopolio al collocamento pubblico, in quanto inefficiente, costituisce abuso di posizione dominante: e ha condannato l’Italia per violazione della liberta’ di iniziativa garantita dal trattato di Roma.
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