→ gennaio 24, 2012

dalla rubrica Peccati Capitali
“Liberalizzazione dei taxi”, commedia in tre atti. Atto primo: il governo annuncia che liberalizzerà. Nessuno capisce in che cosa consista, dato che si ordina ai comuni di aumentare il numero delle licenze, ma i benpensanti plaudono: “Bravi, questo governo fa proprio sul serio, incomincia dalle piccole cose che interessano i cittadini.”
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→ gennaio 19, 2012

Intervista di Giovanni Stringa
Il governo tecnico mette l’accento sulla politica? Così la pensa Franco Debenedetti, imprenditore ed ex senatore Ds, subito dopo aver letto la bozza del decreto sulle liberalizzazioni.
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→ gennaio 12, 2012

La nomina di Grilli a viceministro ha lasciato un vuoto imbarazzante
Dall’insediamento del Governo Monti la posizione di Direttore Generale del Tesoro è vacante. Infatti chi la ricopriva nel governo Berlusconi, il prof. Vittorio Grilli, è diventato Vice Ministro e si è posto in aspettativa dall’incarico amministrativo.
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→ dicembre 17, 2011

Giustificato l’orgoglio del Presidente Monti di avere portato in aula e fatto approvare in breve tempo la sua manovra. La sua rivendicazione di avere fatto le cose che i partiti non erano stati in grado di fare, si presta invece a essere variamente commentata: perché se c’è una cosa che i partiti sono sempre stati capaci di fare è quella di aumentare le tasse; né sembra possa considerarsi titolo di merito avere battuto il record di pressione fiscale, il 45,6%, (per coloro che le tasse le pagano significa il 54%). Anzi, guardando bene, sarebbe più corretto dire che Monti non è riuscito a fare cose che, bene o male, con ritardi e contraddizioni, comunque i partiti erano riusciti a fare, privatizzazioni da Oscar e liberalizzazioni a lenzuolate.
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→ dicembre 13, 2011

Al direttore.
Ricordi? Taglia precisa la carne, una fetta sull’altra, e poi pesa, precisa, una libbra, non basta, ancora una fetta. Come si chiama? Ah sì, la Berkel.
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→ dicembre 11, 2011

Peccatori e virtuosi sono ruoli che la storia può in breve invertire
Nel gran dibattito sull’euro, sono diffuse metafore tratte dalla morale: il peccato originale dell’euro, i Paesi virtuosi, il doppio senso dell’acronimo Pigs. La contrapposizione “virtuosi-peccatori” contrassegna con un unico nome situazioni di finanza pubblica pur diverse tra loro; sovrapposta alla demarcazione geografica tra Paesi del Nord e Paesi Sud dell’Europa, scivola verso giudizi antropologici che sarebbe prudente – per non dire altro – evitare: a maggior ragione se l’obbiettivo politico è quello di una maggiore unione.
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