→ ottobre 11, 2001

La spaccatura nell’Ulivo e nei DS
Ho vissuto con sofferenza la giornata parlamentare di martedì. L’Ulivo si spaccava in quattro tronconi. Alcuni parlamentari della Margherita hanno votato a favore della risoluzione del Governo. La grande maggioranza dei diessini ha seguito le ragioni sostenute da D’Alema, Fassino, Angius e Violante, adottando un atteggiamento di astensione simmmetrica con la maggioranza che consentisse di dare una risposta unitaria (segnalata anche da alcune modifiche introdotte dal Governo nella propria risoluzione). Circa 50 diessini, tra Camera e Senato, non se la sono invece sentita di seguire questa linea, e hanno votato contro il Governo. Infine i Verdi e i Comunisti Italiani, hanno presentato un’altra risoluzione, guardando ai pacifisti e ai vari social forum, all’inseguimento di Bertinotti.
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→ settembre 30, 2001

La domanda da porsi è: per gli operatori economici è preferibile la legge attuale o quella finora in vigore?
Salvatore Bragantini non ha dubbi: la modifica della disciplina del falso in bilancio e delle comunicazioni sociali è una “riforma sbagliata”. Egli ne scrive il giorno stesso in cui l’aula del Senato la approva definitivamente. Da tempo scaduto il termine per presentare emendamenti, oggi è inutile discutere su quello che sarebbe potuto essere, il giudizio da dare è solo più su quello che è. La domanda da porsi è: per gli operatori economici è preferibile la legge attuale o quella finora in vigore? Io sostengo di sì. Bragantini dice di no, ma in realtà il suo confronto non è tra la legge votata e quella precedente, bensì tra la nuova e una bozza ormai consegnata agli archivi.
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→ settembre 29, 2001

Salvatore Bragantini (Corriere di ieri, pagina 14) non ha dubbi: la modifica della disciplina del falso in bilancio è una «riforma sbagliata». Oggi, a legge approvata, è inutile discutere su quello che sarebbe potuto essere. La domanda da porsi è: per gli operatori economici è preferibile la legge attuale a quella finora in vigore? Io sostengo di sì. Bragantini dice di no, ma in realtà il suo confronto è tra la nuova e una bozza ormai consegnata agli archivi. Che quella bozza fosse migliore non me ne deve convincere.
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→ settembre 26, 2001

Sono economici gli interessi a cui di solito ci si riferisce quando si parla di conflitto di interessi. Esistono però, accanto a questi, anche conflitti di interessi politici. Non quelli della normale dialettica politica tra maggioranza e opposizione, ma quelli che sorgono quando a contrapporsi sono due interessi generali: come nel caso del falso in bilancio, inserito nella legge delega per la riforma del diritto societario, che questa settimana riceverà la definitiva approvazione in Senato. Da un lato c’è l’interesse generale di dare certezza agli operatori e promuovere lo sviluppo dell’economia, dall’altra l’interesse di salvaguardare il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato, che tra l’altro, riducendo i Costi di transazione, è condizione per lo sviluppo e l’efficienza.
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→ settembre 23, 2001

La sinistra è parte integrante della storia dell’Occidente e l’Occidente è il destino in cui la sinistra ha le proprie radici
Ho letto che un esponente nazionale dei DS, candidato alla segreteria, Giovanni Berlinguer, ha trovato “di una impressionante simmetria” l’invocazione ad Allah del talebano mullah Omar con la formula “God bless America” con cui il Presidente George W. Bush chiude i suoi discorsi. Non sono d’accordo. Considero affermazioni come questa un grave errore.
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→ settembre 8, 2001

Le dimissioni di Mario Draghi
«Una scelta personale, meditata e maturata prima delle elezioni», ha detto Mario Draghi delle sue dimissioni: e non è una bugia diplomatica. Perché queste dimissioni chiudono un ciclo che, per il tempo che è durato e per i tempi in cui si è svolto, si può ben dire eccezionale: polemiche e prese di distanza ne sminuirebbero il valore e impedirebbero di cogliere il senso politico di un ciclo durante il quale è cambiato il panorama del nostro capitalismo e il Paese.
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