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→  aprile 29, 2009

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Secondo il Washington Post è stato raggiunto anche l’accordo tra i creditori della casa di Detroit e il Tesoro Usa: 6,9 mld di dollari svalutati a 2 mld. Dopo la ratifica da parte dei sindacati, dovrebbe essere la volta dell’ultimo atto, cioè l’accordo con Torino, che non dovrebbe però arrivare prima di giovedì. «La Fiat – commenta Franco Debenedetti – che prima sembrava destinata ad essere preda, ha ribaltato i giochi. Grande mossa strategica. Marchionne é stato l’uomo giusto nel posto giusto, al momento giusto con il prodotto giusto. Poi, come sempre, una cosa sono le strategie, un’altra la loro implementazione». In mezzo? I costi.

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→  gennaio 30, 2009

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Fiat, Chrysler e gli altri

“Gli affari al tempo degli aiuti”. La parafrasi del titolo del famoso romanzo di Gabriel Garcia Màrquez, serve a illustrare quanto profondamente i piani di salvataggio e di stimolo che i Governi stanno varando per contrastare la grande crisi finanziaria e la susseguente recessione incida sulle strategie delle aziende, e quindi sulla concorrenza nei mercati. L’operazione che Fiat e Chrysler hanno annunciato di voler perseguire lo dimostra in modo esemplare.

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→  maggio 28, 2008

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da Peccati Capitali

Da Gianni Agnelli a John Elkann. Il nipote dell’Avvocato diventa presidente dell’Ifil e segna la fine di un’epoca: quella delle fabbriche e del potere degli industriali.

La fotografia di Gianni Agnelli trentenne sorridente al volante di un’utilitaria mentre i “grandi”, Vittorio Valletta, Leopoldo Pirelli, e Giuseppe Bianchi parlano tra di loro, rappresenta un’epoca: quella in cui la 600 era il sogno di chi aveva la Vespa; e in cui il potere vero era nelle mani di chi gestiva le fabbriche, non di chi tagliava le cedole delle azioni.

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→  settembre 25, 2007

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Il capitalismo a forte responsabilità sociale piace e raccoglie il plauso del Pd

Dato che si impara anche dai successi, la storia dello spettacolare turn around della Fiat di Sergio Marchionne, oltre che oggetto di compiacimento, ammirazione e soddisfazione, diventerà oggetto di studio. E’giusto che egli ci ricordi quanto giochi, in ogni storia industriale di successo, la componente schumpeteriana, le culture di origine o di elezione, Machiavelli o Dickens.

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→  giugno 24, 2006

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A PROPOSITO DI MARCHIONNE E ROSSI

Nicola Rossi, sul Corriere della Sera del 14 giugno, sostiene che bisogna ridurre il personale della pubblica amministrazione: di almeno 100.000 unità, se si vogliono risanare i conti pubblici. Di fronte alla virtuose giaculatorie, per le prese in giro dei blocchi dei turn over, o del metodo Gordon Brown, Rossi ha il merito di mettere le carte in tavola. Sergio Marchionne, nel sul intervento pubblicato giovedì dal Riformista, racconta come è riuscito a risanare la Fiat anche «in un Paese che la maggior parte dei commentatori anglosassoni chiamerebbero con una struttura del lavoro poco flessibile».

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