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Archivio per il Tag »liberismo«

→  ottobre 4, 2018


Pensare alla lotta del populismo statalista contro le élite privatizzatrici è fuori luogo: queste in Italia non ci sono state in passato, e ancora oggi sono sostanzialmente marginali. Non c’è una rivolta del Lumpenproletariat contro le élite liberiste: quelle, se sono esistite, non sono mai state egemoni. Però è vero che nel breve arco di cinque anni, dall’avere la presenza dello Stato più grande che in qualsiasi altra economia occidentale, siamo passati a vincere l’Oscar delle privatizzazioni.

Che si tratti di Bekaert perché delocalizza la fabbrica o di Autostrade perché le crollano i ponti, la prima reazione dei gialloverdi e del M5S in particolare, è quella di mettere lo Stato al posto dei privati: una pulsione sottopelle che aspetta solo un fatto eclatante per trasformarsi in bubbone. Ma il tentativo di vederlo come un altro episodio della lotta del populismo statalista contro le élite privatizzatrici, è fuori luogo: queste in Italia non ci sono state in passato, e ancora oggi sono sostanzialmente marginali. Non c’è unas rivolta del Lumpenproletariat contro élite liberiste: quelle, se sono esistite, non sono mai state egemoni.

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→  aprile 10, 2013


Giustificare ciò che si è fatto di male è naturale, accusare l’avversario politico per ciò che non ha fatto di bene, pure. Strano è il contrario, vergognarsi delle cose buone proprie e non incalzare l’avversario per le occasioni perse: è quello che traspare da alcuni commenti in morte di Margaret Thatcher.

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→  aprile 9, 2013


di Romanno Prodi

Margaret Thatcher ha cambiato più di tutti il suo paese e ha cambiato l’ idea stessa dello stato che fino ad allora era prevalente nel mondo occidentale. Diciamolo come va detto: la Thatcher ha ridotto lo stato a niente. Come nessun altro ha inteso modificare alla radice il patto fiscale tra cittadini e ha dato forma politica e dignità istituzionale alla ribellione anti-tasse trasformandola in una vera e propria dottrina economica diventata addirittura senso comune.

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→  ottobre 28, 2011



Le norme contro l’usura come esempio di stato criminogeno

La legge 108/96 l’ho conosciuta in fasce, nel 94, nei primi mesi della mia vita parlamentare, che erano anche i primi mesi del Governo Berlusconi. Del fatto che non mi fosse piaciuta molto non c’è traccia nei verbali del Senato: la Senato la legge fu approvata non in aula ma nella seconda Commissione, in sede deliberante. Io ero alla 10 che doveva solo dare parere consultivo.

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→  settembre 16, 2007

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Destra e sinistra nell’era globale

«I frutti delle liberalizzazioni maturano in fretta», scrivono Alberto Alesina e Francesco Giavazzi alla fine del loro Il liberismo è di sinistra (Il Saggiatore, Milano). Una chiusa ottimista, coerente con lo stile di scrittura del libro, in cui ben si riconoscono la dispiegata chiarezza e il vigore argomentativo, cifre stilistiche dell’uno e dell’altro autore. «Ma quanto in fretta?», vien da chiedersi parafrasando uno slogan di qualche anno fa.

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→  maggio 24, 2002

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C’è un equivoco che aleggia, su cosa sia l’Europa e chi vi attenti, nel dibattito che attraversa il continente dopo le elezioni francesi e olandesi. Ciò che accomuna i successi degli “homines novi”, Pim Fortuyn, Le Pen, Haider, Bossi, è lo “straordinario senso di libertà che incarnano a fronte degli elettori”, ha scritto Barbara Spinelli domenica scorsa.

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