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Archivio per il Tag »italia«

→  agosto 12, 2020


Richiedendo al cda di Tim di sospendere, in attesa di istruzioni, l’accordo con Kkr mentre lo stava approvando, il governo avanza una sorta di «ius primae noctis» societario. Che la lettera avesse le firme di Gualtieri e di Patuanelli rimanda a una questione politica: le troppe volte che il Pd cede al rosario delle questioni identitarie del M5S. Identitarie, per il Pd, sono state le riforme di Amato, Ciampi e Prodi, e tutto quello che si è fatto e cercato di fare per avvicinare il Paese all’Europa: e che oggi viene un pezzo per volta smantellato. E anche per questo che il Pd corre il rischio di perdere il Nord.

→  agosto 17, 2018


È stato un disastro tremendo, fa angoscia pensare agli ultimi terrificanti istanti delle vittime. La mente va ad altre sciagure, terremoti, slavine, crolli di scuole. Ma non è indignandosi, o minacciando, o parlando a vanvera che si commemorano degnamente i morti, che si consolano i parenti, che si riducono i danni materiali che il crollo ha provocato. Come invece hanno fatto il Governo e, in particolare, i ministri Cinque Stelle. Compito del Governo è assicurare che si faccia giustizia e si ponga rimedio alle conseguenze; è dare ai cittadini la sicurezza che questo avverrà in tempi brevi.

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→  febbraio 13, 2018

Sir, According to Bill Emmott (“Five Star struggles to be Italy’s agent of change”, February 9), the Five Star Movement is the Italian En Marche. It might be appropriate to recall some of its proposals for the upcoming election.

It wants to repeal the Fornero pension reform, which in 2011 saved Italy, then on the brink of bankruptcy, and reduce the age of retirement; to abolish mandatory vaccination of children; to allow the deficit to rise above 3 per cent of gross domestic product and to abolish commitment to a balanced budget (a constitutional mandate which has never been obeyed). On public debt its “theory” is that it is a macroeconomic problem only because it is denominated in euros: it therefore proposes to redenominate it in lire, placing the Bank of Italy once more under the control of the Treasury, obliging it to buy the debt that would not be financed by the market.

If these policies resemble those of Emmanuel Macron’s movement, your previous reporting on French politics seems less than accurate.

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→  dicembre 6, 2017


Tav, Ilva, Italia. Adesioni alla marcia fogliante contro la politica degli irresponsabili.

Al Direttore.
Certo che aderisco! Ma la protesta per l’ultimo capitolo, il ricorso al Tar volto a bocciare il piano di risanamento ora previsto dal nuovo segretario di Ilva, non deve far dimenticare quelli precedenti. E cioè le omissioni prima e le accuse poi che hanno di fatto bloccato gli ulteriori piani di risanamento previsti dalla proprietà e gestione Riva, nonché l’esproprio senza indennizzo che ne è conseguito. La matrice è la stessa.

→  maggio 27, 2017


«Noi, una rete globale». Virgolettato nel titolo, è questo l’obiettivo delle Ferrovie dello Stato: lo delinea, in un’ampia intervista su Affari & Finanza del 22 maggio, l’amministratore delegato Renato Mazzonicini. Questo il catalogo delle maglie che la compongono: rete fissa, segnalamento ferroviario compreso; traffico passeggeri – Frecce, lunga percorrenza, intercity, regionale; traffico merci; grandi stazioni; collegamenti con autobus; trasporto pubblico metropolitano, compresi 234 chilometri di metropolitane; manutenzione e costruzione di strade statali; ruolo di sistemista (o di main contractor) di tratte ad alta velocità; generazione fotovoltaica e stoccaggio di energia elettrica. Il tutto in Italia e in giro per il mondo.

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→  aprile 13, 2017


«Concorrenza sleale» è la motivazione con cui il Tribunale di Roma ha vietato l’uso delle piattaforme informatiche su cui si basano i servizi Uber. Questa motivazione fa uscire la vicenda dall’àmbito concettuale in cui il problema era stato trattato. Finora gli attacchi a Uber si erano basati sui vecchi regolamenti: quello per cui una vettura con conducente sarebbe dovuta ritornare nel garage di partenza prima di poter ripartire per un altro cliente; oppure quello che, dato che la licenza è concessa dai comuni i quali stabiliscono anche le modalità di esercizio, sono perciò stesso non modificabili le condizioni in cui la concessione viene esercitata (detto in chiaro: deve essere garantita la quota di monopolio venduta). Si restava nell’àmbito della interpretazione dei regolamenti e della valutazione delle convenienze, dei fornitori e dei clienti. Tutto diverso diventa il discorso se il Tribunale vieta in base a criteri di concorrenza sleale. Questa è associata a condotte quali l’imitazione parassitaria, l’abuso di posizione dominante, lo storno di dipendenti, la violazione di segreti industriali: ma devono esistere nel nostro ordinamento norme che lo consentono, se il Tribunale ha ravvisato nella modalità di esercizio di Uber le fattispecie della concorrenza sleale. (Devono esistere anche norme opposte, se per l’Antitrust sono i taxi a fare concorrenza sleale a Uber). Concorrenza è un termine economico non giuridico: è quindi il legislatore che deve intervenire per definire i limiti in cui essa può esercitarsi. Se illecita è la concorrenza sleale, intollerabile è che venga considerata sleale la concorrenza.

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