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Archivio per il Tag »imprenditori«

→  aprile 15, 2023


Adriano Olivetti (1901-1960)
Una storia tra mito e realtà

“Può l’industria darsi dei fini?” E’ Adriano Olivetti a porre le domanda: è il 24 aprile 1955, sta inaugurando lo stabilimento di Pozzuoli, parla ai dipendenti. “Si trovano questi semplicemente nell’indice dei profitti?… Non vi è qualcosa aldilà del ritmo apparente, qualcosa di più affascinante, una destinazione, una vocazione anche nella vita di una fabbrica?”. Quanto ai profitti, ci sarebbero voluti ancora alcuni anni prima che Milton Friedman scrivesse esserci una e una sola responsabilità dell’impresa: accrescere il valore a lungo termine degli azionisti. Semplicemente.

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→  ottobre 15, 2018


Il governo ha convocato alla cabina di regia per gli investimenti, oltre Cdp, solo le aziende di cui è azionista di riferimento, e di cui nomina i vertici. Quando lo Stato entra direttamente nella gestione di imprese, scatta il conflitto di interessi

C’era mezzo Governo – Luigi Di Maio, Paolo Savona, Danilo Toninelli, Barbara Lezzi, Giulia Buongiorno, Giancarlo Giorgetti – martedì scorso nella sala verde di Palazzo Chigi, ad ascoltare dalla viva voce del premier Conte quello che si sta facendo per favorire gli investimenti: codice degli appalti, riforma del fisco, riforma del codice civile, massiccio piano di semplificazione burocratica. A precisare l’entità degli Investimenti pubblici era Giovanni Tria medesimo: 15 miliardi nel triennio oltre ai 5,7 miliardi già stanziati, quindi in totale 20,7 miliardi.

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→  agosto 9, 2017


IL DIBATTITO SULLE FONDAZIONI INDUSTRIALI. L’IDEA LANCIATA DA ANDREA GOLDSTEIN.
Le norme potrebbero rendere impossibili gli obiettivi ritenuti più vantaggiosi per l’azienda.

Un mercato degli assetti proprietari “vibrante” è indispensabile affinché i manager diano il massimo, e così le imprese. Lo ammette anche Andrea Goldstein, nello stesso articolo in cui apre un dibattito sull’eventualità di ricorrere alle Fondazioni Industriali per “affrontare alla radice le criticità del capitalismo italiano”. Però, poche righe dopo, spiega che il loro merito sarebbe “garantire la stabilità delle proprietà e del controllo”. Delle due l’una: per crescere, serve una maggiore contendibilità delle imprese o una maggiore stabilità?

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→  settembre 23, 2014


Soldi da un Debenedetti

Al direttore.

Da anni non più imprenditore operativo, ma sempre imprenditore “con altri mezzi”, contribuisco alla vostra iniziativa: in contanti con una matching contribution pari al 10 per cento della somma che raccoglierete nel weekend (con un massimale di 1.000 euro). In natura, con un link al ddl che presentai in Senato nel 1997. Scontata l’accoglienza dei colleghi di partito, ricorderò sempre quella delle Unioni industriali dove andai a presentarlo. Per cui, auguri!

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→  maggio 2, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

Gli asteroidi e le loro risorse minerali come la nuova frontiera. Ancora una volta l’America, l’America del post Lehman, del debito astronomico, della competizione per mantenere la supremazia mondiale, dimostra la sua capacità di guardare oltre, aprendosi a un nuovo orizzonte.

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→  marzo 24, 2011


Il clamoroso errore di chi sogna l’arrivo di una cordata italiana per risolvere il caso Parmalat.

Perché, nella vicenda Parmalat, ce la si prende con Lactalis, mentre è la migliore delle soluzioni? Naturalmente di quelle che sono oggi sul tavolo, non di quelle che ci sarebbero potute essere se il signor Tanzi avesse ambito a essere leukos anziché kallistos e finire bancarottiere, se il signor Bondi avesse convinto gli azionisti a supportarlo in piani di sviluppo, se uno dei tanti signori Brambilla avesse deciso di farlo al suo posto, comperandosi l’azienda. Come sappiamo, non è questo il film che stiamo vedendo. In altri mercati, o per buona pratica o per necessità, chi vuole prendere il controllo di una società lancia un’opa, col che tutti gli azionisti possono lucrare il premio di maggioranza: ma non siamo molto credibili se vogliamo sceneggiare quel film nel nostro mercato.

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