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Archivio per il Tag »Carlo Azeglio Ciampi«

→  luglio 25, 2017


“Aver privatizzato le rete” telefonica è stato un errore: è davvero questa la posizione del Governo, come afferma il sottosegretario Antonello Giacomelli? E, in questo caso, che cosa intende fare? Proporre la costituzione di una commissione d’inchiesta? A rispondere di tale errore, non potendo chiamare l’allora Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, chiamerà a giustificarsi l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi? L’attuale premier sta gestendo situazioni complicate su molti fronti, interni ed esteri, non credo che desideri perdere tempo a riscrivere i libri di storia. Ci permettiamo, rispettosamente, di suggerirgli non già una smentita ufficiale, che sarebbe troppo onore, ma un personale invito al sottosegretario a non impegnare la posizione del governo su argomenti che appartengono, al massimo, a dibattiti e convegni di reduci.

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→  febbraio 25, 1999


«Mercato sì, ma prima le regole»: alcuni commenti all’Opa lan­ciata da Olivetti su Telecom giustificano la diffidenza per questa pia giaculatoria. Perché, quando si viene al dunque, e si tratta finalmente di lasciar funzionare il mercato, e c’è qualcosa che non piace, c’è sempre qualche regolina nuova da aggiungere.

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→  agosto 19, 1998


“Privatizzare l’industria pubblica […]ha contribuito a cambiare il Paese, il suo modo di essere, la sua mentalità. Non poteva non essere il frutto di un processo democratico: idee culture schieramenti politici diversi si sono confrontati”: così il Ministro del Tesoro illustrando (sul Sole 24 Ore del 7 Agosto) la “Relazione sulle Privatizzazioni” consegnata al Parlamento.
Carlo Azeglio Ciampi ha pieno diritto di rivendicare il merito di quanto realizzato: sua é la paternità del Dl 389/93, poi diventato la legge 474, anche se egli con eleganza omette di ricordarlo; é stato impegnando la sua autorevolezza che egli ottenne dalla maggioranza il consenso a vendere Telecom in un solo colpo; é stato Ciampi a convincere Bertinotti a dare il suo accordo alla dismissione della quarta tranche dell’ENI.

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→  settembre 22, 1996


Caro direttore,

purtroppo la secessione leghi-sta prima e la tempesta giudi­ziaria poi stanno distogliendo l’attenzione da una partita de­cisiva che in questi giorni si sta giocando sul terreno del bilan­cio e della moneta: da esso di­penderà il nostro futuro per ge­nerazioni.

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→  marzo 6, 1996


Una nomina effettuata, quella di Gianni Merlini a presidente della Compagnia di S. Paolo; una riconferma annunciata, quella di Bernabé all’Eni: ed è subito polemica. Che va letta innanzitutto con riferimento al quadro istituzionale in cui tali nomine avvengono.
Il presidente della Repubblica ha deciso di lasciare il governo Dini nella pienezza dei suoi poteri, così come aveva fatto per il governo Ciampi.

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→  gennaio 28, 1995


Signor Governatore onorario, il controllo dell’espressione, oltre che dell’eloquio, diventa, nei banchieri centrali, una seconda natura: sanno che ogni loro gesto è analizzato, ogni loro giudizio soppesato, un loro aggettivo può rasserenare i mercati o gettarli nello scompiglio, Per questo, quando sere fa la vidi nelle sale del Senato alla commemorazione di Giovanni Spadolini, presenti, tra gli altri, Scalfaro e Dirli, non mi aspettavo certo di cogliere, nel suo sorriso cortese, nel suo volto attento e disteso, nessun indizio dei pensieri che pure, in questi giorni, le devono aver attraversato la mente. Perché tra tanto parlare, più o meno a proposito, di anomalie italiane, credo che lei, signor Governatore, meglio di altri, avrebbe i titoli per portare la sua personale riflessione.

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