Soru-Pd, chi di conflitto ferisce…

dicembre 13, 2008


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore

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Gli statuti del partito e della Sardegna escludono la possibilità di candidature dei proprietari di media: i democratici rischiano di perdere un uomo di valore.

Governatore e azionista dell’Unità: da Berlusconi in poi il problema esiste, ma agli elettori non può essere tolto il diritto di scegliere.

Un ostacolo si é messo di traverso alla ricandidatura di Renato Soru, il Governatore della Sardegna che ha dato le dimissioni dopo un voto della Giunta contrario alla sua legge paesaggistica: lo vietano entrambi gli statuti, quello della Regione che intende nuovamente governare, e quello del partito con cui intende farsi rieleggere. Per il PD, non é candidabile chi é proprietario o chi ricopre incarichi di presidente o di amministratore delegato di imprese che operano nel settore dell’informazione; per la Regione, nemmeno se lo é per interposta società.

Dal 1994. l’anno della famosa discesa in campo di Silvio Berlusconi, il tema del conflitto di interessi é al centro della politica italiana. Era il conflitto di interessi a suggerire a Paolo Mieli i due severi editoriali sul Corriere della Sera alla vigilia delle elezioni del 1994 e del 1996, e all’Economist il famoso “unfit”, sparato in copertina alla vigilia di quelle del 2001.
Dev’essere stato con un senso di rivincita che i fondatori del PD hanno scolpito nello statuto del partito la norma che non erano mai riusciti a far passare in Parlamento, nemmeno quando avevano la maggioranza per farlo: con grande scandalo dei ceti medi riflessivi, che glielo rinfacceranno per piazze e girotondi. E quindi lo fanno con la formula recisa e senza scampo, inseguita invano in tanti progetti di legge: sancendo non l’incompatibilità – quella per cui l’eletto deve scegliere tra essere proprietario della propria azienda e governare il proprio Paese – non solo la ineleggibilità, anch’essa un provvedimento ex post, che può essere aggirato, ma l’incandidabilità, che agisce ex ante: e poco importa se la si applichi normalmente a mafiosi e delinquenti. Finalmente l’accesso a cariche pubbliche sarà negato non solo a chi ricopre le cariche direttive: la “mera proprietà” diventa criterio dirimente. Anzi “essere nella proprietà”, secondo lo statuto dell’isola. Che tutti lo sappiano: “esiste un’Italia migliore”.

È invece successo che la virtù conclamata é entrata in conflitto con la virtù praticata: nel modo più esemplare, con Renato Soru, rigoroso e austero. Per essere diventato proprietario dell’Unità, un’operazione che pochi – pur con tutti gli auguri a lui e alla direttrice De Gregorio – giudicherebbero come un sicuro e lauto affare. E per “essere nella proprietà” di Tiscali, un carrier, che quindi neppure Horkheimer e Adorno avrebbero considerato parte dell’aborrita industria di comunicazione di massa. La contraddizione tra la lettera della legge e la vita degli uomini, tra Abramo e Isacco, dà luogo a un contrappasso perfetto come un esperimento in vitro.

La questione morale, scrive Peppino Caldarola sul Riformista di martedì, nasce «dal mito più inesplorato» della sinistra: aver creduto che «il vero fine del comunismo [fosse] la creazione dell’uomo nuovo. Gli orfani del Partito comunista italiano mantengono l’ideologia dell’“uomo nuovo” che è impersonato dal sindaco, poi dal governatore di Regione, e da una classe di ferro efficiente e solidale. La questione morale diventa il “conflitto di interesse” dell’avversario più temibile e sottovalutato». E quella norma finisce nello statuto del PD, perché sia barriera tra sé e l’avversario.

Il conflitto di interessi esiste ed é un problema. Ma é un problema politico e non si risolve con norme ideologiche. Queste, volute per danneggiare l’avversario, danneggiano chi le propone: se applicate alla lettera, il partito sarebbe privato di un uomo di valore. Volute in nome della democrazia, si rivelano antidemocratiche: gli elettori sarebbero privati della possibilità di esprimere da chi vogliono essere governati. In questo caso, anche se possiede un giornale.

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