La guerra dei trent’anni

maggio 29, 2009



Ormai trent’anni di vita politica italiana sono stati dominati dalla questione televisiva: dalla diffusione della Tv a colori alle televisioni private e poi all’impero berlusconiano; dalle prime risposte della sinistra italiana negli anni Settanta fino al ruolo di Craxi e al grande scontro innescato dalla discesa in politica di Silvio Berlusconi; dall’attenzione con cui il mondo della cultura ha dapprima letto le novità dell’industria televisiva fino alla guerra di trincea condotta da “Repubblica” contro la Tv commerciale.

Una storia non tanto della televisione quanto della sua configurazione pubblica a partire da quando il tema emerge in modo conflittuale. Seguendo le tappe di una liberalizzazione fatta dal basso forzando l’impianto normativo esistente (caso pressoché unico in Europa, non solo nel settore televisivo), con i partiti o inerti o contrari. La creazione di una nuova forma di televisione, coordinata e anzi incorporata nella rivoluzione dei consumi a partire dagli anni ’70. La costruzione di inediti assetti politici, paralleli e diversi rispetto a quelli ufficiali: da una parte senso comune e consumi, dall’altra establishment e rimozione della storia.

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