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→  gennaio 15, 2004

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I timori di Debenedetti

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul lodo Maccanico, a sinistra c’è chi esulta e chi ragiona. Il senatore Franco Debenedetti non si tira indietro, lui ragiona e su tre presupposti. “E’ l’ennesima sconfitta del partito degli avvocati di Berlusconi, ed è un peccato perché io l’avevo scritto che il problema dell’improcedibilità temporanea per le alte cariche istituzionali c’era, e meritava una soluzione condivisa che non incorresse in scomuniche.

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→  gennaio 9, 2004


Le posizioni di Francia e Germania rendono tutto più difficile

Continuerà la discesa del dollaro, che mette in crisi le esportazioni e le imprese europee? Dalla fine di Gennaio del 2002, il dollaro ha perso il 30% rispetto all’euro, è rimasto invece stabile rispetto alle monete asiatiche. La causa profonda di questi scompensi sta, secondo Peter Garber della Deutsche Bank, nell’enorme offerta di mano d’opera dell’Asia.

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→  gennaio 4, 2004

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Dopo l’ intervista di Amato critici anche Letta, Bersani, Debenedetti e Turci. Ma Visco e Angius: attenzione ai diversivi di Tremonti

«E’ stato certamente un errore pensare, come qualcuno di noi ha fatto all’ inizio, che il nemico del nostro nemico dovesse per forza essere nostro amico. Insomma, che il Governatore Antonio Fazio, messo sotto accusa da Giulio Tremonti, dovesse essere difeso per principio» dice il senatore Franco Debenedetti.

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→  dicembre 24, 2003

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Riforme – L’iniziativa di Tremonti è opportuna

La somma dei disastri Bipop, più Cirio, più Parmalat, più Myway, più altre minori, è per l’Italia assai di più, in proporzione al PIL, della somma delle Enron più Worldcom per gli USA. Il crollo di fiducia provocato da Parmalat investe non solo il mondo industriale, ma tutto il Paese: oggi il Financial Times indica un rischio non solo delle obbligazioni delle nostre imprese, ma del debito sovrano della Repubblica.

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→  dicembre 23, 2003

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La Gasparri e il pluralismo

Oltre all’ormai famigerato SIC che tutto consente, e al digitale terrestre che tutto assolve, la legge Gasparri contiene anche una norma di cui finora si è parlato poco. Sta nascosta nell’art. 8, dove si parla di “diffusioni interconnesse” tra le tv locali: il comma 3 le consente per 12 ore al giorno, mentre ora il limite è di 6 ore.

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→  dicembre 17, 2003

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La legge Gasparri

Una strategia collaudata: prendere un obbiettivo condivisibile e torcerlo a vantaggio degli interessi del Presidente del Consiglio. E’ stato così per falso in bilancio e mandato di cattura europeo, per Cirami e Schifani. Così doveva essere per la Gasparri. L’obbiettivo: la crescita di un fondamentale settore industriale, allargando il campo oltre il duopolio collusivo che da vent’anni occupa il centro della politica italiana, e usando le nuove tecnologie digitali.

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