Con la moneta unica viene giù l’Europa ideale sognata dai padri in un delirio di moralismo, contro empirismo e liberalismo politico
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Con la moneta unica viene giù l’Europa ideale sognata dai padri in un delirio di moralismo, contro empirismo e liberalismo politico
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Al direttore
Nella Alte Pinakothek di Monaco in una saletta è esposto un ciclo di quattro opere di Jan van Kessel ed Erasmus Quellinus, rappresentanti i quattro continenti allora conosciuti. Olio su rame, ciascuno è costituito da una grande allegoria centrale attorno a cui sono disposte 16 viste di città. Mentre Costantinopoli è nel quadro che rappresenta l’Europa, Atene è posta in quello dell’Asia. I dipinti sono della metà del ’600. Per dire della permanenza delle radici culturali.
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Intervista a Marianna Rizzini su “Sedizione e Vestizione”, ritratto di Oscar Giannino fatto da Marco Taradash
“Nel vuoto attuale, nel panorama politico confuso e deprimente che abbiamo davanti agli occhi, di fronte all’implosione del più grande partito in Parlamento, si creano opportunità per soggetti nuovi con idee nuove. La ri-discesa in campo di Berlusconi le ha perfino aumentate. Tutti i vuoti sono occasioni per chi li vuole riempire. La cosa a mio avviso più interessante è che oggi, in misura maggiore che in passato, questo vuoto si apre alle idee liberali, che non sono rappresentate a sinistra – dove i miei amici liberisti sono una pattuglia – non a destra – dove l’illusione Berlusconi è durata una stagione – ovviamente non dai Beppe Grillo. E poi c’è Italia Futura di Luca di Montezemolo, che da tempo lavora su queste idee.
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“La disoccupazione giovanile è una brutta cosa, ma non così brutta come ce la raccontano” : il titolo dell’articolo di Steven Hill sul Financial Times di lunedì è esplicito. Dipende dalla definizione statistica, che non conteggia gli studenti, e quindi riduce il denominatore della frazione.
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