Vieni, c’è una strada nel bosco

agosto 10, 2010


Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair


da Peccati Capitali

Tra i luoghi posti sotto salvaguardia Unesco ci sono le Dolomiti. Nelle Dolomiti la Val Badia è forse la più bella. In Val Badia il parco naturale di Puez Olde è un posto di sogno. Nel parco, Antersasc, una malga fascinosamente malandata, è luogo di culto per gli escursionisti. In quel paradiso la Forestale sta abbattendo i larici per aprire una strada “trattorabile” lunga 2 km e mezzo e larga, banchine incluse, 3 metri e mezzo, al costo di 120.000€, 90% a carico del pubblico, 10% del proprietario della malga.

La legge provinciale del 1977 consente di fare nel parco solo le strade necessarie all’utilizzazione produttiva del bosco e dell’attività agricola. Nel 2008 la giunta aveva negato il permesso, notando che da anni vi si portavano solo pecore, e che per una malga 6×6 non pare necessario fare una strada per SUV 4×4. Ma, fatta che sarà la strada, apparirà necessario “ristrutturare” la casupola per farne un autogrill modello maxi-rifugio. Si fa peccato a pensare che sia stata proprio quella prospettiva a far cambiare idea, due anni dopo, alla maggioranza della giunta?

Una bellezza naturale è un’esternalità positiva, per chi la usa da escursionista o per chi ne gode la vista. Se quel bosco fosse proprietà privata, al primo larice caduto le proteste bloccherebbero la sue ruspe: il principio della libertà privata trova un limite nel danno recato ad altri. Ma quel bosco è pubblico, e per i poteri pubblici, più che garantire a tanti un piacere individuale ma anonimo, risulta vantaggioso soddisfare interessi particolari di alcuni che sapranno manifestare la loro riconoscenza. Il solito peccato capitale.

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