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Archivio per il Tag »Ucraina«

→  maggio 13, 2024


Al direttore.

Lei vuol farci credere che Putin abbia invaso l’Ucraina per ricostruire l’impero russo e sbaragliare l’occidente; che il pogrom del 7 ottobre volesse dimostrare la vulnerabilità di Israele e quindi la possibilità di scacciare tutti degli ebrei dal fiume al mare. Si sbaglia, sostiene Carlo Rovelli nella sua prefazione alla traduzione italiana del rapporto di Greenpeace sugli effetti della spesa militare, pubblicata nei giorni scorsi come editoriale sul Corriere della Sera. Questo “scenario da brivido” sarebbe invece dovuto “all’immensa scellerata pressione esercitata dai fabbricanti di armi di tutto il mondo”. America, Canada, Europa, Australia e Giappone, perduta la loro gigantesca supremazia economica, hanno ormai praticamente solo la supremazia militare. “Gli smisurati proventi dell’industria militare, secondo Rovelli, generano un potere che spinge all’incremento degli armamenti e al loro uso per il solo motivo che qualcuno ci guadagna”. Perfino In Italia, “un personaggio che ha giocato un ruolo centrale per la potente industria militare italiana è ora ministro della Difesa e ha fra le sue priorità l’aumentare, per lucro, la vendita di armi italiane”. L’illustre scienziato avrebbe potuto aggiungere che è per aumentare i profitti della IG Farben con la produzione del Zyklon B che si costruirono i campi di sterminio, e della J.A. Topf und Söhne con la fabbricazione dei forni. E che da noi fu forse per sostenere l’industria delle spade che si chiese agli aratri di tracciare il solco. Cordialmente.

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→  marzo 24, 2023


Il mandato d’arresto contro Putin è un segnale anche per i nostri sedicenti pacifisti

Un anno fa, il 21 marzo 2022, il Foglio pubblicava un mio articolo a cui aveva dato il titolo “Una legge internazionale e un tribunale speciale per Putin”. La settimana precedente la stragrande maggioranza dell’Assemblea generale dell’Onu aveva riconosciuto che l’invasione di Putin dell’Ucraina manca di qualsiasi giustificazione legale, è un atto di aggressione in violazione dello statuto dell’Onu. Gli Stati, ma anche gli individui, possono portare la Russia a Strasburgo di fronte alla Echr; la International Criminal Court (Icc) dell’Aia può perseguire e punire i casi di genocidio, crimini di guerra, crimini contro l’umanità. Carla Del Ponte, la ex pg svizzera che aveva incriminato Milosevic e Karadzic, sperava di poter presto ottenere dai giudici il mandato di arresto per Putin, che così non sarebbe più potuto uscire dalla Russia. Esistevano già istituzioni che possono stabilire le responsabilità di Putin e dei suoi generali per violazione dei diritti umani, per crimini di guerra o crimini contro l’umanità, e da più parti già si premeva perché venissero attivate.

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→  marzo 3, 2023


Al direttore.
Se sull’invio di armi all’Ucraina la Schlein dovesse prendere un’ambigua posizione malpacifista, allora sarebbe Schluss. Con lei di certo, ma anche con il Pd e mezzo secolo della sua storia.

→  dicembre 8, 2022


Al direttore.

C’è una fallacia esistenziale in Putin: che la Russia è in guerra con l’intero mondo occidentale, che l’occidente vuole distruggere la Russia, dividerla, saccheggiare le sue risorse naturali, bandire la sua cultura e la sua arte. La guerra di Putin ha suscitato in occidente reazioni militari, politiche, economiche. Ma quasi nulla è stato detto sulla strampalata teoria con cui Putin giustifica la sua guerra.

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→  ottobre 13, 2022


Al direttore.

Come reagire se Putin usa una bomba atomica tattica? Si tratta di una domanda estremamente importante, la risposta retroagisce sulla probabilità che Putin vi faccia ricorso. Tutti guardano agli Stati Uniti e Biden ha minacciato risposte adeguate. Come adeguate? Sanzioni no, tutto quello che era sanzionabile lo è già stato. Intervenire direttamente, Dio ne guardi, sarebbe la terza guerra mondiale. L’unica cosa è dare agli ucraini ancora più mezzi e ancor più potenti, magari aerei per attacco al suolo: una strada un po’ distorta per arrivare alla fine negoziata della guerra. Gli europei faranno come gli Usa su scala ridotta.

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→  settembre 9, 2022


Al Direttore.

“Esiste un filo tra lettori ed elettori?” si domanda il direttore. In realtà tra le copie vendute dai libri dei politici e i voti raggiunti nelle passate elezioni sembra non esserci relazione; ma “frugando in modo malandrino” nei database dei numeri “si scopre qualcosa di interessante sulla loro capacità di appassionare, di coinvolgere, di incuriosire e di intrigare”. La domanda di Cerasa può estendersi: tra intellettuali che scrivono ed elettori che leggono, che filo esiste?

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