→ febbraio 11, 2009
da Peccati Capitali
C’é rapporto tra Carlo De Benedetti che lascia gli incarichi operativi nelle aziende che ha creato, e il clima politico seguito alla grande crisi finanziaria? In una prima fase, anni ’70 e ’80, Carlo De Benedetti é stato il simbolo di un capitalismo nuovo per il nostro Paese, trasgressivo verso l’establishment dei salotti buoni e aggressivo nel cogliere le opportunità delle prime liberalizzazioni: chiamato a raddrizzare le Fiat, ne esce dopo 100 giorni sbattendo la porta, salva l’Olivetti, espugna in Francia la Valeo, sfida Craxi sulla Sme e Berlusconi in Mondadori, lancia un’OPA sul Credito Romagnolo, rompe con Omnitel il monopolio Telecom.
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→ gennaio 27, 2009
Parla Franco Debenedetti: «Ragioni politiche contrastano spesso con ragioni industriali»
ROMA — Franco Debenedetti confessa che quando ha appreso la notizia il passato gli è scorso
davanti agli occhi come un rapidissimo flashback: «Una carrellata dei suoi successi e anche
delle sue sconfitte, degli entusiasmi che ha suscitato, delle energie che ha catalizzato. Che
vuole, abbiamo lavorato trentacinque anni insieme…».
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→ luglio 6, 1998
Su Affari e Finanza di lunedì scorso, Sergio Luciano spiega con grande chiarezza la vicenda dei due «condannati a nozze» Bnl ed Ina. Una tabella ci informa sulla composizione dell’azionariato Ina: due dei tre principali azionisti (Tesoro a parte) sono San Paolo e Cariplo. Questo a pagina 6, a pagina 4 Salvatore Tropea ci offre una visione da insider dei futuri assetti del controllo di Fiat: l’occhiello ci informa sul «ruolo che potrebbe assumere il San Paolo». La maggior parte dei lettori avrà pensato che si tratti dell’Istituto S. Paolo di Torino e della Cariplo. Sbagliato: si tratta invece in un caso della Compagnia di S. Paolo, nell’altro della Fondazione delle Casse di risparmio delle province Lombarde.
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