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Archivio per il Tag »protesta«

→  dicembre 16, 2016


Al direttore.

Tutto è normale nell’Itis Pininfarina di Moncalieri e nelle sue merendine. Normale che l’autorità reprima un’attività che, se generalizzata, trasformerebbe la scuola in un suk; normale (siamo ottimisti, è Natale) che qualcuno vi veda un’iniziativa “imprenditoriale” da premiare. Normalissima poi la protesta degli studenti, al punto da rendere l’episodio un apologo di come vanno le cose nel nostro paese. Da noi non manca chi si accorge delle inefficienze, vede i vantaggi che con l’eliminarle verrebbero a sé e ad altri. Ma il cittadino diffida dell’iniziativa individuale, sta dalla parte di chi difende le regole, e sopporta il danno che gliene deriva. Nessuno se la prende col regolatore (il preside), che con le sue regole (le merendine si possono comperare solo alle macchinette) crea un monopolio, e non si cura di controllare il costo (bastava che andasse a comperare una merendina al supermercato) e negoziare il prezzo (vendere grosse quantità senza commessi dovrebbe consentire prezzi ancora inferiori. La gente ha paura della libertà, non crede nei benefici della concorrenza. Vale per le merendine come per i servizi pubblici locali, per l’istituto di Moncalieri come per le municipalizzate del comune. E alla maggioranza sta bene: il preside rimane al suo posto, e nessun sindaco ha perso le elezioni perché non ha eliminato un monopolio.

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→  luglio 24, 2001


Quanti voti hanno perso i DS…?

Quanti voti hanno perso i DS tra venerdì e domenica? Difficile pensare che ne abbiano conquistati, né tra quelli che condividono le ragioni dei 200.000 che hanno sfilato a Genova, né tra quelli che le avversano. A consuntivo si deve constatare che la «confusione» a cui Giuliano Amato, per carità di patria, attribuiva il comportamento del partito e da cui era scaturita la decisione di marciare a Genova insieme ai contestatori, è costata ai DS un prezzo assai alto: ridotta al ruolo di comparsa la loro presenza mediatica, agli occhi dell’opinione pubblica sono apparsi come quelli che dànno risposte assennate, ma che non incidono né sulla comprensione né sull’evoluzione del fenomeno che stanno commentando.

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