→ Iscriviti

Archivio per il Tag »pressione fiscale«

→  aprile 14, 2012


di Lamberto Dini e Natale D’Amico

Caro direttore, in questi giorni i mercati hanno di nuovo dato segnali di sfiducia nei confronti del nostro debito sovrano II famigerato spread (la differenza fra il rendimento dei nostri titoli e quello degli analoghi titoli tedeschi) è tornato a salire. Ciò avviene nonostante le ingenti manone di correzione dei conti pubblici messe in campo nel 2011, specie dal governo Monti, che hanno portato la pressione fiscale su famiglie e imprese a un livello record sia rispetto alla nostra storia passata sia nel confronto internazionale.

leggi il resto ›

→  dicembre 20, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

La manovra ha battuto il record della pressione fiscale, il 56% per quelli che le tasse le pagano: anche questo governo non riesce a diminuire i soldi gestiti dalla politica.
Peccato capitale, pessimo modo di chiudere e iniziare un anno. La gente oggi mugugna, domani soffrirà per la recessione, ma piega il collo rassegnata (ci sono perfino i masochisti contenti). Eppure non è sempre così, ci sono casi in cui il Governo ha dovuto fare marcia indietro. Perché per i taxisti sì e per le tasse no?

leggi il resto ›

→  febbraio 28, 2008


a cura di Luca Ricolfi

Negli ultimi dieci anni la nostra economia ha cominciato a perdere di competitività, e da allora il distacco dalle altre economie europee è rimasto identico. Tutti gli squilibri sociali denunciati alla fine degli anni Novanta ci sono ancora; le nostre imprese sono sempre le più tartassate d’Europa; idem per quanto riguarda la lentezza della giustizia, lo stato delle carceri, il funzionamento delle ferrovie, il costo dell’energia. Dopo gli anni spensierati della Prima repubblica, che ha visto la crescita senza freni del debito pubblico, abbiamo assistito al tentativo di risanare i conti dello Stato, ma con un unico strumento, e cioè la pressione fiscale.

leggi il resto ›

→  luglio 28, 1998


Qualcuno prima di me ha menzionato la verifica di maggioranza: non è la sola verifica, dato che nello stesso periodo di tempo dovrà partire la verifica degli accordi del 1993, conclusi da Ciampi a seguito dell’accordo del 1992 di Amato, cui sostanzialmente siamo debitori del successo dell’entrata in Europa. I temi delle due verifiche sono connessi per più ragioni: in primo luogo perché — come è stato più volte ricordato — il problema del Mezzogiorno riguarda tutto il Paese e gli strumenti di intervento mirati diventano sempre meno praticabili. In secondo luogo perché l’emergenza occupazione, che è la parte più visibile dei problemi del Mezzogiorno, è legata secondo i più al reperimento delle risorse, e questo problema è necessariamente connesso ad uno dei temi centrali della verifica dell’accordo del ’93, ovverosia la riforma della previdenza.

leggi il resto ›

→  aprile 25, 1998


Non ha voluto perdere l’occasione, il Governatore della Banca d’Italia per ripetere l’ammonimento che non cessa di rivolgere al Governo ed al Paese: perché la vita nell’euro non sia un purgatorio, non basta aver riportato il deficit nei limiti, bisogna ridurre la spesa corrente e diminuire la pressione fiscale; solo così si possono ottenere la fiducia degli operatori ed i tassi di crescita indispensabili per aumentare l’offerta di lavoro. E non ha consegnato queste sue convinzioni ad un’intervista – che, come è noto, e’ sempre personale – ma le ha espresse nel corso di un’audizione alla commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.

leggi il resto ›

→  novembre 5, 1997


Il nervosismo dei mercati finanziari, con le sue reazioni a catena dall’Asia a Wall Street passando per l’Europa, ha occupato in questi giorni titoli e pagine di giornali, facendo passare in secondo piano le riforme fiscali di Visco, che stanno proseguendo il proprio iter in Parlamento. Così è la natura umana: colpita dalle clamorose discontinuità, non coglie i mutamenti lenti. Parliamo, come si sara’ capito, del costante aumento della pressione fiscale.

leggi il resto ›