→ giugno 3, 2005

di Luca Savarino
L’Occidente è in crisi. Una crisi paradossale, perché dovuta al suo successo: nata con la fine della guerra fredda, silenziosamente covata sotto le ceneri per tutti gli anni Novanta ed esplosa con fragore solo dopo l’11 Settembre, quando, di fronte alla sfida del terrorismo internazionale, le nazioni occidentali si sono divise in modo plateale.
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→ maggio 30, 2005

di Timothy Garton Ash
Quindici anni dopo il crollo del Muro di Berlino, l’Occidente sta vivendo una grave crisi di identità.
L’Europa, una volta avviato il processo di unificazione politica, ha tentato di definire se stessa in opposizione agli Stati Uniti, che, colpiti al cuore l’11 settembre 2001, tendono sempre più a considerare il Vecchio continente un fastidioso ostacolo alla riaffermazione della loro leadership mondiale. Al punto che le contraddizioni esplose fra gli alleati occidentali dell’America in occasione della seconda guerra del Golfo, e culminate nel rifiuto di Francia e Germania di partecipare al conflitto iracheno, hanno fatto parlare di europeismo come alternativa all’antiamericanismo.
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→ maggio 26, 2005

Otto anni dopo
Ciò che non si riesce a scacciare, nella vicenda innescata dallo “strappo” della Margherita sulla lista unitaria, è la sensazione di un passato che, irrisolto, ritorna. La si potrebbe perfino leggere come il riproporsi di un’antica questione: fu Bertinotti o fu Marini a provocare la caduta di Prodi nel 1998?
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→ maggio 11, 2005

Idee. Eliminiamo da ora l’incertezza
Nel formare le decisioni di risparmiatori e imprenditori non contano solo gli atti del governo, contano pure i propositi dell’opposizione. Lo fanno tanto più quanto più probabile appare una sua prossima vittoria, e, più efficacemente che con i programmi che promette di attuare, conciò che fin da ora si impegna a non fare a non cambiare.
C’è in proposito un caso esemplare: l’imposta di successione.
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→ maggio 10, 2005
10 Maggio 2005
Tra la fine dell’incarico in un’Autorità di regolazione e l’inizio in un’altra deve passare un congruo lasso di tempo: è quanto sostiene il sen. Franco Debenedetti in un ddl presentato in Senato. Quanto già oggi è prescritto per il passaggio dall’attività presso un’Autorità regolatrice all’impiego presso un’impresa regolata, deve valere anche nel passaggio tra un’Autorità e un’altra. Infatti, oltre al pericolo di “cattura” da parte del mercato, bisogna scongiurare anche quello di “cattura” da parte del Governo. Con la mia iniziativa intendo anche sottolineare, di fronte a propositi manifestati dal Governo, la necessità di rafforzare indipendenza e poteri delle Autorità di regolazione e controllo – della concorrenza, della Borsa, dell’elettricità, delle comunicazioni – strumenti insostituibili di tutela della libertà di imprenditori e consumatori.
→ maggio 5, 2005

Il caso Calipari
Caro Direttore, quando un servitore dello Stato viene ucciso in missione, é dovuto non solo alla sua memoria, ma alla memoria del Paese, ricostruire la dinamica del fatto, individuarne gli autori e le eventuali colpe. Se ci sono responsabilità di un alleato, é giusto rivendicare il riconoscimento. Ma in Parlamento più che di verità giudiziaria, é di responsabilità politica che si deve parlare, responsabilità per la strategia adottata.
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