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→  ottobre 1, 1999


In un passaggio centrale all’interno di un lungo articolo pubblicato alla vigilia di Ferragosto sul Corriere della Sera, il direttore generale del Tesoro Mario Draghi, rispondendo a rilievi mossi sulle gare per Autostrade e Aeroporti, esponeva la filosofia del Tesoro nel privatizzare: il controllo dapprima viene ceduto a investitori che garantiscano la stabilità della transizione; il successivo subentrare di assetti proprietari selezionati dal mercato è possibile anche grazie alla legge Draghi, che rende più contendibile il controllo.

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→  giugno 24, 1999


Il Senatore al Direttore di La Repubblica

Caro direttore,

si direbbe che scarseggino le anime, di questi tempi. Perdutamente senz’anima gli industriali, secondo Carlo Azeglio Ciampi, da Ministro del Tesoro. Perduta nella ricerca della sua la Sinistra italiana, secondo Eugenio Scalfari (La Repubblica 20 Giugno).

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→  novembre 30, 1995


La rimozione di Mancuso dal ruolo di Guardasigil­li, e gli stra­scichi di conflitti tra istituzioni dello Stato che ne sono seguiti, sono in fondo i ri­sultati meno importanti della mozione personale di sfiducia presentata dalla maggioranza e approvata dal Senato il 17 otto­bre scorso. Assai più rilevante è la catena di eventi che la mozio­ne ha determinato.

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→  aprile 1, 1995


Votare a giugno, non votare a giugno: questo il tema che sembra polarizzare, e paralizzare, la politica italiana. A sostegno di chi chiede elezioni subito c’è la tesi del tradimento del mandato elettorale da parte di Bossi, su cui si sono profusi fiumi d’inchiostro. Tesi che ha una sua validità parziale, come par­ziale è la riforma in senso bipolare che hanno le nostre istituzioni a seguito di una riforma affidata, per ora, al solo strumento della legge elettorale.

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→  gennaio 28, 1995


Signor Governatore onorario, il controllo dell’espressione, oltre che dell’eloquio, diventa, nei banchieri centrali, una seconda natura: sanno che ogni loro gesto è analizzato, ogni loro giudizio soppesato, un loro aggettivo può rasserenare i mercati o gettarli nello scompiglio, Per questo, quando sere fa la vidi nelle sale del Senato alla commemorazione di Giovanni Spadolini, presenti, tra gli altri, Scalfaro e Dirli, non mi aspettavo certo di cogliere, nel suo sorriso cortese, nel suo volto attento e disteso, nessun indizio dei pensieri che pure, in questi giorni, le devono aver attraversato la mente. Perché tra tanto parlare, più o meno a proposito, di anomalie italiane, credo che lei, signor Governatore, meglio di altri, avrebbe i titoli per portare la sua personale riflessione.

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