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→  settembre 19, 2003


I vincoli che tengono ferma l’economia

Il rifiuto della Svezia di entrare nell’Euro e il fallimento della sessione del WTO a Cancun sono, a ben vedere, qualcosa di più di una semplice coincidenza. La Svezia ha detto no ad una politica economica che assume la stabilità come obbiettivo sovraordinato, privando la Banca Centrale della possibilità di usare la panoplia degli strumenti atti a stimolare il ciclo economico.

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→  luglio 25, 2003


Il ministro dell’economia e la concorrenza cinese

Ma che cosa ha nel mirino Giulio Tremonti quando dà alla concorrenza della Cina la colpa del declino industriale del paese, e chiede all’Europa di adottare misure protezionistiche per compensare il divario di costi tra loro e noi? L’economista Tremonti sa che tutto l’import europeo vale il 20% del PIL, che il 23% di questo viene dall’Asia (Giappone escluso), e che quindi il suo valore é inferiore al 5% del PIL.

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→  luglio 4, 2003

sole24ore_logo Quella per l’energia elettrica ed il gas è stata la prima Autorità indipendente di regolazione ad essere istituita, con la legge 481/95: si avviava così concretamente quel processo di privatizzazione dei monopoli pubblici che tanto avrebbe modificato il nostro Paese e la nostra economia. Veniva da ricordarlo, con un certo orgoglio per essere stati di quella partita, ascoltando ieri la relazione di Pippo Ranci, che di quella prima Autorità è stato il primo presidente, il cui settennato si chiuderà a Novembre.

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→  maggio 14, 2003

il_riformista
Come la politica frena i miracoli

Nel corso dell’offensiva lanciata a seguito della condanna di Previti, Silvio Berlusconi, tra un’accusa ai magistrati e una ai comunisti, ha infilato anche un giudizio sulla situazione economica: “l’economia si sta fermando”, ha detto domenica alla convention elettorale di FI a Udine, “o almeno non si sta sviluppando secondo le nostre aspettative”. E questa volta senza tirare in ballo la solita scusa del “buco di 35.000 miliardi di vecchie lire”, che avevamo sentito ancora poche settimane fa, al convegno di Confindustria di Torino.

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→  marzo 14, 2003


Perché l’Unicredito ha deciso di sferrare l’attacco al cuore delle Generali

Perché Unicredito è disposta a spendere una montagna di denaro (con i suoi alleati) nelle Assicurazioni Generali?
Sono disponibili 5 spiegazioni. Le prime 4 non convincenti.

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→  marzo 10, 2003

il_riformista
Generali. Le banche e gli assetti proprietari

Nella vicenda della scalata di Unicredito a Generali è necessario innanzitutto sgombrare il campo da un argomento pretestuoso. Questa non è una querelle des anciens et des modernes. Questa non è la battaglia che vede schierata da una parte la finanza moderna, anglosassone, quella delle public company, dove la proprietà è separata dal controllo e questo va ai manager in virtù dei loro buoni risultati; e dall’altra la finanza medievale, delle azioni che si pesano e non si contano; degli incroci con cui gli azionisti privati di Mediobanca, con i soldi degli azionisti bancari e del parco buoi, mantengono il controllo delle loro aziende con un minimo di capitale.

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