→ maggio 21, 2010

Senza alcuna efficacia il divieto di vendite allo scoperto di Cds
Esortazioni a vietare le vendite allo scoperto, a mettere fuori legge i Cds, le assicurazioni contro il rischio d’insolvenza, si sono sentite più volte da quando è scoppiata la grande crisi finanziaria. Ad esse si è replicato dimostrando con analisi teoriche e prove empiriche che, poiché si tratta di pratiche utili al mercato e ai risparmiatori, vietarle porta più danni che vantaggi.
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→ maggio 21, 2010

Lettera aperta di Franco Debenedetti, Oscar Giannino, Antonio Martino, Alberto Mingardi, Roberto Perotti, Nicola Rossi, Paolo Savona, Vito Tanzi
Caro direttore,
nei momenti di grande incertezza, il ruolo dell’informazione è assai delicato. Se gli economisti rischiano spesso di essere consiglieri del principe, estendere i rudimenti della cultura economica e finanziaria costituisce condizione per un dibattito pubblico più consapevole.
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→ maggio 18, 2010

da Peccati Capitali
Per avere presentato una contabilità fasulla, ricavi inesistenti e una situazione patrimoniale di fantasia, Tanzi è andato in galera. La Grecia ha ingannato mercato e risparmiatori più della Parmalat: ma i mercati finanziari, i soli che le han presentato il conto, vengono chiamati “speculazione”.
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→ maggio 14, 2010

di Massimo Mucchetti
Il piano salva debiti dell’ Eurozona, che consoliderà gli interventi immediati delle banche centrali e della Bce, sarà probabilmente gestito da un nuovo veicolo speciale finanziato dagli Stati, che garantiranno le sue obbligazioni fino a 440 miliardi e che già oggi alimentano la Commissione Ue e il Fondo monetario internazionale impegnati per gli altri 310 miliardi. Si tratta di una gigantesca operazione in larga parte fuori bilancio per scoraggiare la speculazione contro l’ euro, a partire dai suoi anelli deboli. Stiamo assistendo alla copertura di debito pubblico cattivo a mezzo di debito pubblico migliore. Funzionerà?
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→ maggio 12, 2010

da Lettere al Corriere
Nella sua risposta sulla vendita allo scoperto di bond lei scrive: «Il venditore prende in prestito…», ma omette di dire quali sono le garanzie reali che deve dare al possessore dei bond, trascura la variabile tempo, nel senso che il prestito ha un limite temporale, e che c’è sempre un «premio» da pagare comunque al possessore del bond. Queste ovvietà che sto elencando hanno il solo fine di chiarire che la speculazione è fattibile solo da società o soggetti che abbiano ingenti disponibilità finanziarie.
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→ maggio 11, 2010

Intervista di Lorenzo Torrisi
Il Crac Grecia
L’Europa sembra essere riuscita a respingere l’attacco della speculazione. Il piano da 600 miliardi di euro varato nel fine settimana (cui si aggiungono i 100 miliardi del Fondo monetario internazionale) ha riportato ieri l’euro a quota 1,29 dollari (con punte superiori all’1,30). Anche le borse europee hanno reagito bene: Milano ha guadagnato l’11,3%, Madrid il 14,4%, Parigi il 9% e Berlino (che sconta anche la sconfitta della Merkel nelle elezioni regionali) il 4,7%.
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