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Archivio per il Tag »disoccupazione«

→  giugno 23, 2015


Caro Direttore,

un fondo di disoccupazione europeo? Benissimo, ma per farlo ci vuole un CSM europeo. La proposta del Ministro Padoan, che il Foglio aveva anticipato, è stata ripresa da Eugenio Scalfari. I soldi che il fondo mette in tasca a cittadini di un paese, sono pagati dalle tasse di cittadini di altri paesi: che vorranno sapere come vengono spesi. Per questo non basterà uniformare le leggi, ma come vengono interpretate e applicate dai magistrati.

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→  ottobre 10, 2013


Da professori, davano voti; da ministri credono di impersonare lo stato pedagogo. Aveva cominciato Tommaso Padoa Schioppa a prendersela con i ragazzi “bamboccioni”, poi Elsa Fornero li aveva trovati un po’ “choosy”, adesso Enrico Giovannini li bolla come “inoccupabili”. Questa volta l’occasione la dà un rapporto dell’Ocse da cui risulta che molti ragazzi italiani “non hanno le conoscenze minime per vivere nel mondo in cui viviamo e non costituiscono capitale umano su cui investire per il futuro”. E giù con le polemiche. Che però sono tutte sul merito delle affermazioni, non sul fatto di farle. Tutti a chiedersi se il “voto” sia giusto, nessuno a chiedersi se sia giusto che diano il voto.

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→  luglio 11, 2013


Se i nostri problemi economici sono grandi, grandi, si pensa, hanno da essere le cifre da mettere in gioco per risolverli. Affascinano gli stock, a incominciare dalla montagna del nostro grandissimo debito che altri prima di noi hanno lasciato che si formasse; annoiano i rivoli (più spesso fiumi) che oggi continuano a fluire e a lambire. Piacciono le cose grandi, da fare o (meglio) da chiedere, il colpo risolutivo: non si fregia di visione politica chi parla di gestione, che riduce «soltanto» i costi e migliora «soltanto» i risultati.

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→  giugno 27, 2012


“La disoccupazione giovanile è una brutta cosa, ma non così brutta come ce la raccontano” : il titolo dell’articolo di Steven Hill sul Financial Times di lunedì è esplicito. Dipende dalla definizione statistica, che non conteggia gli studenti, e quindi riduce il denominatore della frazione.

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→  febbraio 7, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

La disoccupazione è il problema delle economie occidentali. Ciò che intuitivamente sembra che lo risolva, in realtà lo aggrava, e ciò che realmente lo risolverebbe è rifiutato come rischio, intollerabile pericolo. Anche la battuta di Mario Monti sulla monotonia del posto fisso riflette questa contraddizione: certo che un lavoro nuovo è più interessante, impegna di più, fa aumentare la produttività, ma per chi teme di restare senza lavoro ben venga la monotonia pur di portare a casa uno stipendio.

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→  luglio 30, 2008

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L’intervista

ROMA – «Dev’essere la politica e non la magistratura a decidere quanta flessibilità sia necessaria nel mercato del lavoro». Franco Debenedetti non vuole entrare nel merito dell’emendamento sui precari delle Poste, su cui in questi giorni si è acceso lo scontro. Ma sul tema più generale della flessibilità nel mercato del lavoro, ha idee molto chiare: la flessibilità non si può ridurre al solo tema dei precari.

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