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Archivio per il Tag »consensi«

→  settembre 8, 2010


La pubblicazione dell’autobiografia di Tony Blair ha riacceso le polemiche sulla sua decisione di schierare l’Inghilterra a fianco degli Stati Uniti nella guerra contro l’Irak di Saddam Hussein, ed oggi egli è oggetto di pesanti giudizi. Anche Silvio Berlusconi ha mandato truppe italiane in Irak, ma, nonostante in questo momento sia in gravi difficoltà politiche, sulla guerra non lo attacca nessuno. Perché?

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→  dicembre 19, 2006

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L’Unione e i consensi

I numeri sono capaci di sintesi brutali: i sondaggi che danno i Ds al 19,4% e la Margherita al 9,4% sovrastano quanti si affannano a distinguere tra i destinatari dei fischi di Mirafiori, a individuare gli orchestratori di quelli di Bologna, a scandalizzarsi per la forma della protesta dei rettori, a diluire nel tempo le assunzioni dei precari. I numeri che sintetizzano il calo di consensi dell’asse portante della maggioranza esigono una presa d’atto altrettanto sintetica: l’azione di governo sta consumando il consenso di chi ha votato centrosinistra.

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→  gennaio 7, 2006

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Caro direttore, per scongiurare il rischio che la vicenda Unipol-Bnl pregiudichi le nostre chance alle elezioni politiche, lei sembra suggerire la tattica di non rintuzzare gli attacchi, e di attestarsi su terreno sicuro. Un taglio netto e ricominciare daccapo.

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→  aprile 28, 2005

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Il Senatore Debenedetti racconta il sostegno ricevuto per il suo comunicato stampa da laico

In apertura di seduta, la mattina successiva all’elezione di Benedetto XVI, il Presidente Pera, dopo gli auguri di rito ” a nome dell’intero Senato”, aggiungeva questo commento: “Il suo pontificato sarà importante per tutti noi che abbiamo bisogno di una guida morale, spirituale e di una nostra identità”.
Già all’ascolto il commento mi parve improprio, e mi astenni dall’applauso. Nella lettura del resoconto stenografico trovai conferma al mio giudizio, e manifestai il mio dissenso in un breve comunicato stampa.

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→  luglio 23, 2004


Per avere delle speranze, la sinistra deve costruirsi un profilo netto

A sinistra si sente dire che Tremonti sarebbe stato costretto a lasciare per la disastrosa situazione dei conti pubblici: l’importante è che non lo si creda davvero.
A sinistra si trae motivo di conforto dalla perdita di consensi della Casa delle Libertà: purché non si creda che questo equivalga a conquistare la fiducia di chi é stato deluso. Come si é visto alle europee, gli elettori scontenti cambiano partito nella coalizione, oppure non votano: e per chi vince grazie alle astensioni del campo avverso, governare diventa un percorso di guerra.

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→  novembre 19, 2001


Rubrica “Porto Franco” sul congresso dei Ds

AL «porto franco» è approdata ieri una nave col gran pavese: un gran discorso di Giuliano Amato, uno straordinario esempio di oratoria politica. Ecco, mi dicevo, la voce che può conquistare consensi nuovi; e qualcuno, sottovoce, si è anche spinto a considerare che forse con uno come lui i risultati delle passate elezioni potevano essere diversi… Un’oratoria, quella di Amato, che spicca in un congresso in cui la vecchia scuola è risultata ancor più vecchia: le uniche altre voci che hanno suscitato entusiasmi sono state quelle di D’Alema e Veltroni. (Quest’ultimo però come presidente di un partito che avesse come segretario Sergio Cofferati, l’uno a richiamare la sinistra di valori, l’altro a tutelare la sinistra dei diritti acquisiti).

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