Chi mi conosce avrà avuto qualche perplessità leggendo la frase: «Non sarò certo io a chiedere l’esclusione di Bertinotti dal governo»: ho tanti difetti ma non quello di una cotal luciferina presunzione: in quella frase non mi ci ritrovo proprio. Penso che se vinceremo le elezioni ed il programma di governo non risulterà accettabile per Bertinotti, ciò corrisponderà ad una sua scelta.
Quanto al fatto che Berlusconi ci «metta nei pasticci» si tratta come ognun vede, di un (non elegantissimo)… understatement: riferito più ad un deprecato risultato elettorale che alla presente retorica. Infine se credessi che il progetto progressista si riduca ad «un pò di toyotismo», avrei continuato a studiarlo e, se nel caso, ad applicarlo nelle sedi proprie, facendo il mestiere che ho lasciato per impegnarmi in politica: mestiere che, posso assicurarlo, non era poco interessante.
marzo 24, 1994