→ giugno 7, 2018

Intervista di Andrea Ducci a Franco Debenedetti.
L’ennesima uscita di Matteo Salvini sulla fiat tax innesca una disputa sull’evidenza che una misura fiscale del genere favorisca più che altro i ricchi. «Staremo a vedere», dice Franco Debenedetti, presidente dell’Istituto Leoni, certo è che «presenta più di un problema».
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→ giugno 6, 2018

La legge Fornero non l’ha neppure citata, il presidente Conte, nel suo lungo intervento al Senato. Eppure la sua revisione, quando non la sua revoca, era stata tra i punti centrali della campagna. Dimenticanza? Prudenza? Come che sia, non c’è dubbio che ci sarà presto chi provvederà a rimediare. D’altronde quello della riforma pensionistica è un tema che tiene banco da più di un quarto di secolo. Esattamente da 23 anni, per quanto mi riguarda.
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→ giugno 1, 2018

Le accuse contro i big del web devono trovare risposta, ma senza interrompere la marcia verso il futuro
“Apocalittici e integrati”: allora divisi sulla cultura di massa, oggi sulla rivoluzione digitale; per questi, componente essenziale della nostra vita, per quelli, minaccia al funzionamento del sistema capitalistico e delle democrazie. Più che vedere se gli “apocalittici” abbiano ragione o torto, è importante che gli “integrati” abbiano le idee chiare sulle accuse mosse ai GAFA (Google, Apple, Amazon, Facebook). Queste appaiono essere i due tipi: l’una contro la rivoluzione digitale stessa, l’altra contro la struttura produttiva che ne è emersa; l’una luddista, antitecnologica, mossa dal timore per il potere disruptive dell’economia digitale; l’altra strutturale, contro il gigantismo dei protagonisti ed il potere, non solo tecnico, ma economico e politico di cui dispongono.
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→ maggio 22, 2018

Quanti saranno quelli che domenica mattina hanno perso il treno? Chi, per viale Monza o per Melchiorre Gioia andava verso il centro, trovava tutti gli accessi verso la Stazione Centrale bloccati da auto della Polizia municipale, a protezione di una fiumana di magliette verdi con la scritta PoliMIRun. Non so quelli che hanno svoltato: chi, come me, ha seguito verso Sud ha dovuto andare oltre il Politecnico. Già su «la» maratona di Milano ci sarebbe da ridire: quella però è una manifestazione sportiva ben nota. Ma è lecito infliggere a decine di migliaia di cittadini fastidi così rilevanti per consentire ad alcune centinaia di persone di trotterellare o di camminare stringendo in un cerchio il centro della città? Quali esternalità positive lo giustificano? Per quelle negative, esistono modi almeno per ridurle. Potrebbe essere un ottimo paretiano lasciare in funzione i semafori ad alcuni incroci: si consentirebbe ai mezzi l’accesso al centro cittadino, si offrirebbe ai “maratoneti” la pausa di cui evidentemente necessitano. Ci sono certo tecnologie per indicare tempestivamente le deviazioni necessarie, e alla peggio ci son sempre i vecchi cartelli gialli. La soluzione radicale sarebbe far svolgere la manifestazione in parchi ameni: minore visibilità, ma anche minore pubblicità negativa, proprio a quelle competenze ingegneristiche di cui abbiamo tanto bisogno.
→ maggio 17, 2018

Relazione di Franco Debenedetti
al Convegno per la presentazione di
Econonia dei dati, a cura di itMedia e Università Bocconi
Roma, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato,
16 Maggio 2018
Il backlash
Senza i prodotti della rivoluzione digitale non sapremmo più vivere. Ma le reazioni negative all’economia digitale crescono in numero e in intensità, e con capi d’accusa vieppiù pesanti: si arriva a considerare i GAFA (Google, Apple, Amazon, Facwbook) una minaccia per il funzionamento del sistema capitalistico e delle democrazie. L’Economist fa la copertina sulla necessità di “domare” i Big Tech; il Financial Times una volta alla settimana reca articoli perlopiù critici; Apple, Amazon, Google, Facebook sono i 4 cavalieri dell’apocalisse, i cattivi dietro la nuova età dorata. Il fenomeno è serio, dell’economia digitale abbiamo bisogno. Più che vedere se gli “apocalittici” hanno abbiano ragione o torto, è importante che gli “integrati” abbiano le idee chiare. A questo fine, “L’economia dei dati”, il lavoro di it-Media con il contributo scientifico della Bocconi, dà un importante molto rilevante. Anche a nome dell’Istituto Bruno Leoni ringrazio il Presidente Pitruzzella che ha consentito di farne presentazione in Antitrust.
Indossata l’insolita toga del Pubblico Ministero, cercherò di fare un’esposizione sistematica dei principali capi di imputazione.
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→ maggio 4, 2018

Che posizione prenderà oggi CDP all’assemblea TIM di oggi la Cassa Depositi e Prestiti? Il suo acquisto di un 5% circa di TIM è stato un fatto unico nella storia di un Paese che pure, quanto a interventi dello Stato nell’economia, non se ne è fatta mancare nessuna. Però non era mai accaduto prima che intervenisse nel pieno di una gara per il controllo tra due soggetti privati. L’assemblea di domani potrebbe essere l’occasione per dare a questa iniziativa un senso che vada oltre a quello, dichiarato, di partecipare al processo di consolidamento del mercato della fibra ottica, e si passi invece a quello di esercitare la funzione di braccio dello Stato per favorire lo sviluppo di un’azienda centrale per lo sviluppo del Paese. Con la moral suasion, ed eventualmente in futuro anche con una propria persona nel consiglio di amministrazione della società.
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