→ febbraio 23, 2001

Al Direttore.
Lucio Colletti, nella sua “prefazione accantonata” pubblicata dal Foglio mercoledì scorso, rievoca l’appello contro lo stralcio dalla Finanziaria della riforma pensionistica elaborata dal governo Berlusconi. Si tratta in effetti di una mia iniziativa: dapprima concordai con Franco Modigliani il testo, in cui lo stralcio veniva definito un “patto miope contro le generazioni future”. Raccolsi quindi le firme di Sylos Labini, di Mario Baldassarri e, in extremis, anche di Romano Prodi. Ottenemmo, nei giorni successivi, centinaia di adesioni. Data l’autorevolezza di Colletti, è prevedibile che la ricostruzione che egli fa di questi anni diventi un documento, ripreso e citato. Per questo le sarò grato se mi consente di ricordare che l’appello fu mio.
→ febbraio 22, 2001

All’Alitalia il Tesoro scavalca i manager. E l’Iri, intanto, resta tra di noi
In cauda venenum: le dimissioni di Cempella da Amministratore Delegato dell’Alitalia sono una brutta grana per il Governo a fine legislatura. Cempella è un manager rispettato e capace; se ne va senza polemiche ma con una accusa precisa: “se vogliono svendere, lo facciano loro”.
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→ febbraio 21, 2001

La cronaca torinese si è recentemente occupata di un “caso”, nato intorno alle dichiarazioni di un dirigente dei DS sul Bingo. I vertici del partito sono stati attraversati da una scarica elettrica, Pietro Folena ha fatto sentire la sua voce. Ma un margine di equivoco è rimasto. Pericoloso: perchè da una parte non è chiaro fino in fondo di che si tratti, e dall’altra forte potrebbe essere l’impressione che in ogni caso sia una questione poco pulita. Parliamone allora, dico io: che questa polemica non condivido, perchè sono convinto che gli interessi, nel capitalismo, hanno diritto di piena cittadinanza purché siano legittimi, trasparenti e in concorrenza tra loro.
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→ gennaio 25, 2001

Quando un dito è puntato alla luna, lo sciocco vede il dito e il saggio la luna, dice il proverbio; e viene da invocarlo leggendo alcuni commenti apparsi sulla stampa italiana a proposito della privatizzazione dell’energia elettrica in California. Nel disastro che ha colpito la regione del mondo simbolo di ricchezza e di tecnologia. alcuni hanno visto la conferma dei guai a cui si andrebbe incontro quando ci si affida alla rapacità dei privati anziché alla lungimiranza dell’operatore pubblico. In loro è scattato il cortocircuito mentale tra privatizzazioni e fallimento. E così hanno finito di far la parte di quelli che guardano il dito.
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→ gennaio 18, 2001

Finora le privatizzazioni, con poche erano eccezioni, ero un indirizzo politico condiviso: che diventino oggetto di critica è già di per sé una notizia. Ancora di più se ciò avviene contemporaneamente da destra e da sinistra, a opera di due personaggi che più diversi non potrebbero essere. I giorni dell’Iri (Mondadori) è di Massimo Pini, voluto da Bettino Craxi nel comitato di presidenza dell’Iri, ove rimase dall’86 al ’92, e oggi vicino ad An. L’economista Marcello De Cecco, che ha scritto prefazione e conclusioni a Le privatizzazioni (Donzelli), è il più autorevole cultore dei grandi economisti cari alla sinistra, John Maynard Keynes e Piero Sraffa.
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→ gennaio 16, 2001

L’obiettivo specifico, oggi, dovrebbe essere: liberalizzazioni, riduzione dell’imposizione sul lavoro, innalzamento dell’età pensionabile
La concertazione è lo strumento con cui Ciampi domò l’inflazione nel ’93, imboccando la strada che ci ha poi portato all’euro. È un patto politico in cui le parti sociali si fanno carico dell’interesse generale in vista di un obiettivo specifico. Questi elementi caratterizzanti nell’attuale situazione non ci sono più. È diverso l’assetto politico, dove il maggioritario ha consolidato un’alternanza di governo cui le parti sindacali stentano a prendere le misure.
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