→ novembre 9, 2011

Fosse solo per il signor Melani, che compera una pagina del Corriere per invitare “le molte persone che dispongono” di qualche ricchezza a comperare Bot e così salvare il Paese, la si può considerare una innocua bizzarria o un tollerabile esibizionismo: al massimo annotare che che l’idea di dare l’oro alla Patria non sembra il massimo per rassicurare la City, e voltare pagina. Ma l’idea è stata ripresa dalle grandi banche, che anzi sarebbero disposte in tal caso a rinunciare alle commissioni. E’ allora il caso di chiedersi: riacquistarsi il debito migliorerebbe o peggiorerebbe la situazione del Paese?
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→ novembre 8, 2011

dalla rubrica Peccati Capitali
L’usura è un delitto odioso: chi, in un momento di difficoltà, cade nelle spire degli strozzini, non ne esce più. Intervenga dunque lo Stato, punisca chi la esercita, aiuti chi ne soffre. La legge antiusura è una delle prime proposte del primo Berlusconi, nel 1994: prevede ben due fondi, uno di solidarietà per le vittime, uno per la prevenzione, poi li unifica, ci mette sopra un Comitato di solidarietà, istituisce nuclei di valutazione, sottoscrive protocolli di intesa. Nell’ultimo decennio i mutui erogati sono 175 milioni: ma il 40% deve essere revocato perché manca la prova dell’impiego, l’80% perché i recuperi sono marginali; sovente si constata “contiguità ambientale sociale ed economica tra usurato e usuraio”. Scatta la risposta “forte”: formazione, piano media, materiale pubblicitario, sito internet, numero verde.
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→ novembre 4, 2011

Al direttore
Per la Corte di Karlsruhe, “ogni aiuto solidale con carattere di spesa di grande entità sia a livello internazionale che comunitario deve essere approvato singolarmente dal Bundestag”. Papandreou vuole che le condizioni per ricevere l’aiuto “comunitario di grande entità” siano approvate dai cittadini. Perché la verifica democratica, necessaria per le condizioni a cui fornire l’aiuto, non dovrebbe essere consentita per le condizioni a cui accettarlo?
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→ novembre 1, 2011

Il vincolo estero è stato sempre presente nella nostra economia. Per restare anche solo al dopoguerra, dopo l’inizio dell’integrazione europea, con l’adesione allo Sme (il Sistema monetario europeo) del 1987 il vincolo del tasso di cambio veniva assunto come meccanismo di disciplina atto a promuovere la disinflazione e la convergenza macroeconomica nei Paesi membri inclini all’inflazione.
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→ ottobre 26, 2011

dalla rubrica Peccati Capitali
E poi c’è quella della scatola di sardine che al mercato di Tel Aviv passa di mano in mano tra ebrei a prezzi sempre crescenti, finché la compera un arabo e la apre. “Ma sono marce!”, protesta. E l’altro: “Ma chi ti ha detto di aprire la scatola?” Vecchiotta e un po’ razzista: ma spiega quello che è capitato alla Dexia, la grande banca belga.
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→ ottobre 26, 2011

Al Direttore,
per lei è una “frustata”, per Alesina e Giavazzi è una “scossa”: diversi gli strumenti, comune la convinzione che iniziative per mettere in atto una ripresa sono possibili, e dunque necessarie. “Riforme a costo zero”: da lei sinteticamente riassunte, da loro, come si conviene, dettagliatamente elencate. Per lei la generica “volontà politica” per fare “saltar il tappo”; per loro la specifica indicazione di “abbandonare la concertazione”, i tavoli dove “i difensori dei privilegi possono fare proposte alternative e contrattarle con il governo”.
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