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Archivio per il Tag »Umberto Eco«

→  febbraio 3, 1995


Un qualunque ragionamento sui media finisce, quando non incomincia, con un richiamo, solenne o appassionato, all’obbiettività nel dare le notizie. Discorso antico: Umberto Eco, parlando martedì sera, ospite della Presidenza del Senato, su “Stampa e mondo politico oggi” ricordava come il tema fosse stato oggetto di un convegno ancora negli anni 60: l’unica notizia obbiettiva, si diceva già allora, sarebbe il bollettino meteorologico; la selezione stessa delle notizie da dare, il giustapporlo nell’impaginazione determinano il modo con il quale la notizia viene percepita; all’estremo opposto la sovrabbondanza delle informazioni ne determina praticamente una casuale selezione. Si dimostra così come sia impossibile realizzare quell’imparzialità e obbiettività che pure costituisce, nella mente di tanti, il punto ideale cui dovrebbe tendere l’informazione.

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→  marzo 8, 1994


intervista di Riccardo Chiaberge

Non è un buon vento quello che ha spinto fin qui Umberto Eco, per dare man forte all’amico Franco Debe­nedetti, candidato al Se­nato per i Progressisti. Un vento maligno, vento di destra. Ma niente pau­ra, assicura il semiologo: il futuro è nostro, non della Finivest. «Quando potremo fare lo zapping tra 150 canali, tutti gra­tuiti, Berlusconi dovrà cercarsi un altro impiego». L’ingegnere annui­sce, compiaciuto. E il suo sorriso si allarga ancora di più quando sente dire al divino Eco che presto ogni banco di scuola dovrà essere munito di computer. Anche se la sala, alla Galleria d’Arte Moderna, è semivuota, là fuori già albeggia il «vi­deo dell’avvenire». I due oratori arrotano la erre, scherzano, divagano. L’atmosfera è salottiera. Più da «Venerdì letterari» che da comizio. «Voglio rendere utile la mia cam­pagna elettorale — spie­ga Debenedetti. — Che sia un’occasione non sol­tanto per parlare ma per ascoltare e per fare cul­tura. Mi considero un candidato in ascolto».

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