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Archivio per il Tag »pmi«

→  giugno 22, 2021


A far ripartire le aziende dopo la pandemia non basta il credito bancario: perché riprendano a investire è necessario che venga ricostituito il capitale bruciato. Per le grandi aziende, è perlopiù possibile fare il necessario aumento di capitale senza che vengano rovesciati gli assetti proprietari. Invece per le PMI sorgono problemi, rilevanti per le maggiori, le cosiddette multinazionali tascabili. I loro problemi sono problemi per il Paese: perché è grazie a loro che il Paese è riuscito a stare a galla durante la ricadute europee della bolla dei subprime, e poi a crescere sui mercati esteri. I loro proprietari o ne sono anche i gestori o ne controllano, anche gelosamente, gestione e strategie: un aumento di capitale rischia di turbare equilibri delicatissimi. Per questi motivi l’Europa raccomanda che questi avvengano con strumenti di “quasi-equity”. Pio desiderio, perché chi mette soldi in un’azienda deve a sua volta rispondere a chi glieli ha affidati, e quindi deve avere qualche potere di controllo su gestione e strategie. C’è dunque un ampio “non detto” tra vecchi e nuovi azionisti, il loro rapporto si basa largamente su fiducia, immagine, storia passata e progetti futuri.

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→  maggio 26, 2013


È solo la punta dell’iceberg il problema della liquidità, quando si parla di finanziamenti alle Pmi. C’è anche la difficoltà nel trasmettere all’eurozona la politica monetaria della Bce: tant’è che il tema era nell’agenda della riunione di giovedì dei 23 membri del board della Banca centrale. Ci sono le difficoltà delle aziende, e non solo quelle e specifiche di quelle italiane: tant’è che ne parlava la Frankfurter Allgemeine Zeitung del 16 Maggio in uno “speciale” di 8 pagine dedicato alle difficoltà che sta incontrando il Mittelstand, colonna portante del sistema industriale tedesco. Chi guarda solo alla punta dell’iceberg, considera il finanziamento alla stregua della cassa integrazione, cioè uno strumento per sopravvivere. Chi pensa al ghiaccio che sta sott’acqua, guarda alla crisi in un modo diverso: invece di essere ansioso su “come fare” per arrivare alla fine della crisi, è preoccupato di “come essere” quando inizierà la ripresa. You never let a serious crisis go to waste, per citare Rahm Emanuel.

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