→ settembre 4, 2003

Intervista a Il Corriere della Sera
“Privatizzazione totale della Rai” – Franco Debenedetti non ha dubbi: il centrosinistra per riformare il sistema della comunicazione deve partire da lì. Il senatore ds sottolinea di parlare “dal punto di vista di quella che Angelo Panebianco ha chiamato sinistra democratica e riformista”. E aggiunge: “Volenti o nolenti il problema Rai è cruciale. Le scelte vere sono quelle, il resto ne discende”.
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→ agosto 21, 2003

Un museo praticamente incustodito. Ma nessuno protesta
Immaginiamo un museo che abbia, tra le opere esposte, uno dei quadri più importanti del nostro Rinascimento; che non disponga di un deposito bagagli, per cui i visitatori possano – o debbano- aggirarsi per le sale con i loro zaini sulle spalle; che non sia provvisto di catalogo, né di monografie sul grande maestro; che il famoso capolavoro sia contenuto in una teca non particolarmente robusta, che nella sala non ci sia nessun inserviente, come nelle altre d’altronde, tutti trovandosi a chiacchierare nel cortile; e che uno di essi, avvertito da un visitatore della presenza di un paio di turisti aggirantesi muniti di capaci borse, rispondesse che il museo è controllato da un impianto televisivo a circuito chiuso, e di farsi di conseguenza gli affari propri.
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→ agosto 21, 2003

Caro direttore,
la solitudine che uccide gli anziani, e il caldo che uccide il pianeta, sono, per Sergio Givone (Se l’uomo diventa disumano, Il Messaggero 19 Agosto), due fenomeni diversi sì, ma accomunati dall’essere entrambi frutto non solo di comportamenti umani, ma di una stessa cultura disumanizzante.
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→ agosto 13, 2003

b>Lettera ad Antonio Polito, direttore de Il Riformista
Caro Direttore,
me lo lasci dire con la solita franchezza: più ci ripenso e meno sono d’accordo con il suo editoriale sulla sentenza IMI-SIR. La sua tesi è che quella è stata – se lo è stata – una vicenda di privati che comprano giudici grazie ai buoni uffici di “studi legali” provvisti delle necessarie conoscenze; una corruzione per così dire “ordinaria”, e quindi ancora più grave di Tangentopoli, questione invece politica, dove il finanziamento dei partiti era il fiume principale, e gli interessi privati i canali derivati.
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→ agosto 13, 2003

Non ho difficoltà ad aderire all’invito del Presidente Ghigo: evitare di sposare pregiudizialmente una tesi mi viene già naturale se il campo è quello della politica, figurarsi quando si tratta di quello in cui si semina e si raccoglie. Una pregiudiziale però ce l’ho: proprio per la stima che ho nei suoi riguardi, preferirei non vedere il suo ragionamento inquinato da argomenti estranei alla sua natura.
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→ agosto 5, 2003

Caro direttore, ci sono buone ragioni per credere che Silvio Berlusconi non riuscirà a trovare il «colpo d’ala» analogo all’apertura alla Cina di Richard Nixon nel 1972. «Liberare l’industria dai suoi lacci», che a Moises Naim (Corriere della Sera, 3 agosto) appare come sua «ultima possibilità», sarebbe tutto tranne che una novità: era il programma con cui vinse le elezioni del 2001.
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